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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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25/06/2007

Sede dell'ASL unica? Alessandria, of course...

Intervento del Sindaco Fabbio in un dibattito un po' asfittico che si basa su una telefonata informale della signora Bresso ad un operatore politico e dove il prode Paolo Filippi si è buttato a capofitto... senza rete!

   

Sede dell'ASL unica? Alessandria, of course...

Sulla vicenda un po’ schizofrenica della sede dell’ASL provinciale unica a Casale, dove tutto si regge, forse, su una telefonata di Madama Bresso ad un operatore politico casalese, non so effettivamente se sia il caso di intervenire.
Vista però la pervicacia con la quale il Presidente della Provincia (?) di Alessandria, Paolo Filippi, ci si butta a capofitto, penso sia il caso di far conoscere il pensiero della comunità del capoluogo di provincia.
Innanzitutto ricordando a Filippi che, fino a voto contrario, il Consiglio Provinciale ha adottato una risoluzione per la quale chiedeva alla Regione Piemonte l’istituzione di due ASL: una casalese ed una alessandrina. Se Filippi non vuol essere considerato il Presidente della circoscrizione di Casale, si attenga all’indirizzo datogli dal suo Consiglio, che, badate bene, è vincolante. Le altre dichiarazioni rilasciate in questi giorni sulle colonne de “Il Monferrato”, che inneggiano alla grande perspicacia della governatrice piemontese, capace di trovare una soluzione ad un rebus mai scritto, possono certo essere un omaggio alla comunità casalese, comprensibile, ma innanzitutto danno il segno di un atteggiamento poco serio politicamente.
Che senso avrebbe dire che la proposta va sottratta al teatrino della politica? Perché Filippi fa parte del teatrino dei pupi o di quello della società civile, forse? Che significato ha dire che adesso la proposta va riempita di contenuti? Perché sarebbe forse una proposta istituzionale, quella che scaturisce da una telefonata? Casomai è traffico per Telecom.
Se la Bresso vuole cambiare le carte che lei stessa ha scritto, ne elabori delle altre, le sottoponga alla valutazione del Consiglio Regionale, dei Sindaci, degli operatori sanitari, dei cittadini interessati, ma intanto giustifichi, motivi il perché di questo repentino cambiamento. Non spetta a me spiegare alla Bresso, come si articola e si modula un atto pubblico, come si prende una decisione che riguarda la salute di decine di migliaia di cittadini.
Una telefonata informale, pochi minuti prima di volare in Brasile per uno dei tanti (troppi) viaggi istituzionali, non sta alla democrazia, né alla partecipazione, né al rispetto delle istituzioni, né alla considerazione di oltre 190 sindaci che sono autorità di sanità pubblica nel loro territorio ed hanno il diritto-dovere di parlare. Se finora non è ancora stata sfiorata la rivolta istituzionale è solo perché molti Sindaci sanno che in Italia – ed ora anche in Piemonte dopo il duetto Bresso-Filippi – la situazione è drammatica, ma non seria.
E visto che ognuno è vincolato ai deliberati dei propri organi consiliari di riferimento, comunico alle autorità istituzionali interessate che, pochi mesi fa, il Consiglio Comunale di Alessandria ha votato un ordine del giorno in cui, valutando la questione dell’ASL unica, dichiarava a chiare lettere che la sede dovesse essere in Alessandria. Naturalmente.
A questa dunque mi attengo. Chiederò un incontro alla professoressa presidente Mercedes Bresso, per tante questioni che attengono alla gestione della sanità in Alessandria, non ultima quella inerente all’Ospedale e alle sue denunciate magagne, aggiungendovi anche la postilla della sede dell’ASL unica, ricordando, ma senza acredine con i casalesi, che il capoluogo di provincia è ancora Alessandria. Che la Signora della Regione ne tenga conto… basta essere versati in geografia… nulla di più!

Piercarlo Fabbio
Sindaco di Alessandria

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria