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Venerdì 22 novembre 2024

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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05/08/2021

Dalla 49esima Settimana Sociale alla città che speriamo

Il MCL a colloquio con gli amministratori pubblici. I temi: ambiente e città di domani. I poteri del Sindaco, l’Health City Manager e il ruolo delle varianti generali di Piano regolatore. Pensare e realizzare l’Alessandria che speriamo

   

Dalla 49esima Settimana Sociale alla città che speriamo

Secondo Piercarlo Fabbio, Presidente provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori di Alessandria, il percorso è doveroso per ogni amministratore pubblico: pensare e poi realizzare la città di domani, l’Alessandria che speriamo, è un iter di elaborazione che il Movimento inizia a condurre. Per cui, come sostiene Efrem Bovo, consigliere regionale del Movimento, questo appuntamento del 28 luglio è solo un anticipo dell’incontro che si svolgerà il 4 ottobre prossimo, giorno di San Francesco, una ricorrenza che tradizionalmente il Movimento onora con un omaggio alla statua del Santo in piazza Carducci e da almeno un lustro, colloquiando con politici e pubblici amministratori su temi specifici. L’ambiente, dunque, un must del rapporto tra Francesco e l’uomo, sentinella del creato, ancora una volta si determina come tema di un dibattito che quest’anno è ripreso per la 49esima Settimana Sociale che si svolgerà a Taranto verso fine ottobre.

Fabbio aveva già avuto modo di lanciare il rapporto sulla città tra Movimento e Amministratori durante il Convegno Nazionale del MCL tenutosi a Torino a fine giugno ed ora l’inizio di un cammino provinciale che ha visto la presenza, nella sala riunioni del Museo della Gambarina, del Sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, dei consiglieri Giovanni Ravazzi, Maurizio Sciaudone, Matteo Gualco, del presidente del Consiglio Comunale di Novi Ligure, Oscar Poletto, dell’amministratore di partecipate Lorenzo Repetto.

Sarà diversa la città del futuro? Come diventerà Alessandria? Quali figure di vertice saranno necessarie per seguire i bisogni che mutano. Ci saranno strumenti nuovi per rispondere alle esigenze dei cittadini di domani?

Se queste erano le domande, qualche risposta è stata data. Fabbio, nella sua introduzione ha individuato il percorso del cambiamento: più abitanti nelle città, memo nelle campagne; le città grandi attireranno di più di quelle medie come Alessandria; tra i bisogni più importanti vi è già, covid19 a parte, quello della salute; il tempo limite per raggiungere il lavoro o un servizio è di 15 minuti; l’analisi delle città allungate fa apparire che se si è più vicino ai servizi orientati alla salute ci si ammala meno; le malattie trasmissibili, che nel Novecento non erano state tra le cause più frequenti di morte, faranno capolino in questo scorcio di terzo millennio, ove si sconfiggerà il cancro ma non le malattie neurodegenerative; occorre che i sindaci si dotino di una nuova figura di vertice, cioè l’Health City Manager, che si occuperà di esercitare la funzione di autorità di sanità pubblica oggi ridotta a ben poco; ridisegnare la città attraverso le varianti generali di piano regolatore.

Se queste sono le linee di lavoro, ecco come Efrem Bovo ha registrato le reazioni: Gianfranco Cuttica di Revigliasco ha sottolineato che i poteri del Sindaco in tema di Salute sono da ricalibrare. In Alessandria un tentativo di Health City Manager, pur in vitro, si è realizzato con la scelta del dottor Paolo Cecchini, che affianca il primo cittadino in questa fase pandemica. Sulla forma di città è doveroso pensare che lo smart working o altre forme di collegamento a distanza dovranno fa riflettere su un’Alessandria pensata negli anni Settanta del secolo scorso.

Per Lorenzo Repetto occorre potenziare il prelievo di acqua potabile buona, senza doverla necessariamente trattare. Nei prossimi anni città come Alessandria potranno andare in difficoltà, se non in emergenza, anche, ma non solo, per l’aumento degli abitanti che tenderanno ad urbanizzarsi.

Anche il tema della finanza e del rapporto con le banche, sollevato da Oscar Poletto, diventa esiziale per le famiglie. I mutui hanno tassi di interesse bassi, ma vengono dati con estrema difficoltà. La stessa dinamica degli interessi, legati all’inflazione o alla deflazione, finisce per non premiare il risparmio. Le banche digitali sono comode ma anche lontane da esigenze complesse dei cittadini. Quando una banca deve trattare cento persone con tanti soldi come altri diecimila, non fa altro che occuparsi dei cento e dimenticare i diecimila.

Il Consiglio Comunale di Alessandria ha, nei mesi scorsi, approvata una Mozione di Maurizio Sciaudone, capogruppo nel Comune capoluogo e Consigliere provinciale, per trasformare gli sprechi dei supermercati in offerte per chi meno ha. Una sorta di raccolta alimentare continua, che Sciaudone ha illustrato. Ora si attendono le prime realizzazioni che comprendono anche riduzioni della Tari per coloro che partecipano.

Sull’economia del rifiuto, ma soprattutto sulla rete tra economie rurali e cittadine, è intervenuto Giovanni Ravazzi, che ha ispirato e segue il progetto di Coesione territoriale del Bacino del Tanaro, fatta partire dal Comune di Alessandria. Un ragionamento sulle politiche di area vasta particolarmente apprezzato.

Infine Matteo Gualco, Sindaco di Paderna e consigliere provinciale, che ha ricordato come a certe condizioni di offerta immobiliare anche le piccole realtà rurali possono diventare attrattive.

Al termine, appuntamento, dopo i “compiti” delle vacanze, per il 4 ottobre per verificare con il confronto, se queste tematiche potranno essere competitive e realizzabili nel nostro territorio e per avvicinarsi ancor più alla 49esima Settimana Sociale di Taranto.(pf)

 

Foto del servizio di Albino Neri

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria