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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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01/08/2018

Alessandria uno otto, uno otto….passaggio alla storia. Fatica e fiducia fanno di Fabbio l’ultima Forza d’Italia…. qui da noi

Langhe Roero e Monferrato.net, la testata telematica del territorio patrimonio dell'Umanità dedica un pezzo alla vicenda di Piercarlo Fabbio. Eccolo

   

Alessandria uno otto, uno otto….passaggio alla storia. Fatica e fiducia fanno di Fabbio l’ultima Forza d’Italia…. qui da noi

Tratto da Langheroeromonferrato.net il quotidiano del territorio patrimonio dell'umanità, diretto da Alberto Fumi


È un uomo al quale tutto è sempre costato fatica
. Essere componente la segreteria di Rocco Buttigione a Roma, condurre una posizione coerente con i valori democristiani in Forza Italia ed infine resistere contro le numerose calunnie per accogliere finalmente una sentenza che riporta i toni della Città di Alessandria alla misura di un Piercarlo Fabbio, eletto al primo turno con il 63,7% nel 2007, che ha sicuramente dato un imput alla città di Rattazzi che tanti altri neanche avrebbero potuto sognare. 
La misura è data da una vicenda processuale che lo ha visto coinvolto e sempre descritta, durante questi lunghi anni di processi, con senso di realtà, senza vittimismi o vissuti persecutori dal medesimo Fabbio ammettendo difficoltà incontrate nell'adempiere puntualmente alle norme che regolano la gestione degli enti locali. 
Non va in carcere Fabbio perchè non è un delinquente comune e l’affidamento ai servizi sociali, che è di per se stesso afflittivo per come viene esposto dai media, non cambia di una virgola uno stile ed una convivenza con il mondo del volontariato che Fabbio ha da sempre, da giovane DC, dove contava darsi da fare per il prossimo a prescindere dalla “carica politica” alla quale qualcuno poteva ambire.
Tutto è partito da interpretazione di colonne di bilanci per un’interpretazione di un ex sindaco. La vicenda fin dall’inizio profuma di “desiderio di potere politico”, quindi  tutti i talk  ne parlano. Ora Alessandria è ridotta ai minimi termini, nonostante abbia le tasse al massimo e i cittadini siano costretti a sborsare, dai 30 milioni del 2007, agli attuali 75 di oggi per un “dissesto” non certamente chiesto dal Sindaco Fabbio che portò gli investimenti della città a 165 milioni contro qualche milione dei giorni nostri. 
Ma la politica alessandrina, anche della stessa parte di centro destra, ha usato 
il costante, ripetitivo attacco all’ex sindaco e alla sua giunta. Un alibi che pare abbia funzionato  tanto è forte il disprezzo che gli avversari politici sono riusciti a diffondere verso quei vecchi amministratori che hanno rifatto Corso Roma, finalmente dato il via al Ponte Meier, rifatto una gradinata dei Grigi al Moccagatta, piantumato aiuole con rose, portata la rete fognaria là dove non c’era, ecc.. ecc..
Ma rimane negli alessandrini “gurign” (tenaci, testoni e capaci di riscatto) la voglia di verità e di ripartenza, e qualcuno deve prendersi la responsabilità di scrivere effettivamente la storia di questi anni e non pensare che il vessillo italiano sventolato per la prima volta in Cittadella non sia costato agli uomini “grandi” che ci hanno preceduto nella costruzione di politiche per il lavoro, politiche sociali e di libertà di pensiero e di espressione per le quali nutriamo una grandissima nostalgia.

 

Remo Febo
 

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria