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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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05/06/2016

La corazzata remzionkin: in un colpo solo, tutto il piatto!

Referendum, legge truffa Italicum, perdita della condizione di cittadino libero, acquisizione di quella di suddito. Questo ci aspetta... o forse ne siamo già dentro fino al collo!

   

La corazzata remzionkin: in un colpo solo, tutto il piatto!

Corazzata renziomkin

Credo sia questo il vecchio istinto egemonico che alligna in molti degli ex comunisti che, sino ad oggi, silenti o acquiescenti, stanno assecondando il disegno del giovin signore fiorentino: con una sola mossa prendere tutto il piatto.

In fondo questa sarebbe la conclusione se, alla fine, al referendum di Ottobre prevalessero i SI: tutto il potere nelle mani di un uomo solo al comando grazie al combinato disposto di una sgangherata riforma di quella che per decenni fu declamata come la “ costituzione più bella del mondo” con la legge super truffa dell’Italicum.

Non bastava che fosse un parlamento di nominati eletti con una legge elettorale, il porcellum illegittimo, a procedere al sovvertimento di oltre quaranta articoli della nostra Grundnormen, serviva poi una legge super truffa, l’Italicum, peggiore della Legge Acerbo che permise a Mussolini la legittimazione parlamentare del suo potere, per adempiere sino in fondo alla volontà dei poteri finanziari dominanti a livello internazionale.

Sono quegli stessi poteri responsabili della crisi finanziaria mondiale che si trascina dal 2007-2008, autori del più grande debito pubblico della storia, pari a oltre 10 volte il PIL mondiale; un debito che ha finito con il travolgere con edge funds e derivati vari, quasi tutto il sistema bancario internazionale e che, adesso, si vuol far pagare al “terzo stato produttivo” e “ ai diversamente tutelati” presenti nelle varie società.

Per ottenere questo risultato i detentori del potere finanziario che dominano l’economia e la politica ridotte a strumenti subordinati e serventi, servono esecutori governativi docili e disponibili alla bisogna, meglio se sostenuti da sostanziose modifiche di quelle vecchie e logore costituzioni rigide che sono divenute ostacoli fastidiosi per gli obiettivi di “lor signori”.

Di qui: l’attacco perpetrato da un parlamento farlocco, che ha votato un signore mai eletto in parlamento, frutto di quell’autentico “golpe blanco” compiuto da Napolitano nel novembre 2011 e per tre successivi tentativi (governo Monti, governo Letta, governo Renzi) e l’approvazione da parte di una maggioranza drogata e illegittima, allargata dai transumanti mercenari di centro-destra, in una situazione confusa in cui domina il più bieco trasformismo politico.

Interessi dei poteri dominanti, con i loro serventi causa, come i rappresentanti della Confindustria nostrana che, pur essendone in larga parte vittime, sono pronti a ridursi anche sul piano istituzionale al ruolo di sudditi abbandonando quello sovrano di cittadini, da un lato, e antica aspirazione al potere assoluto da parte di confusi eredi del partito che fu quello di Togliatti, Longo e Berlinguer, costituiscono una miscela esplosiva contro cui i democratici italiani sono costretti a confrontarsi.

La “corazzata Renziomkin” è da tempo scesa in campo con le sue epurazioni televisive delle voci dissenzienti, la riduzione della RAI al ruolo della vecchia EIAR, i giornali di quasi tutte le testate ridotti alla subordinazione acquiescente, e contro di essa non rimane che la mobilitazione democratica e popolare a livello di base.

Per il tempo che ci è dato di vivere abbiamo lucida consapevolezza che quella del referendum di Ottobre sarà la madre di tutte le battaglie per la difesa della democrazia e della libertà nel nostro Paese.
Non compiremo l’errore di svolgerla in colpevole e suicida solitudine, ma insieme a tutti i democratici autentici, disponibili a salvaguardare con la sovranità popolare la libertà e la democrazia in Italia, contro il tentativo di subordinarla agli interessi finanziari dominanti sotto la guida di “un uomo solo al comando”.

In tutte le regioni, le province e i comuni dell’Italia stanno sorgendo i comitati civico popolari per la difesa della sovranità popolare, ai quali anche noi cattolici, democratico cristiani e popolari di tutte le parrocchie intendiamo concorrere con la determinazione e i valori dei “Liberi e Forti”.

 

Ettore Bonalberti
www.alefpopolaritaliani.eu
www.insiemeweb.net
www.don-chisciotte.net

Venezia, 30 Maggio 2016

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria