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“Tutto è connesso. Se l’essere umano si dichiara autonomo dalla realtà e si
costituisce dominatore assoluto, la stessa base della sua esistenza si sgretola,
perché ‘invece di svolgere il suo ruolo di collaboratore di Dio nell’opera della
creazione, l’uomo si sostituisce a Dio e così finisce col provocare la
ribellione della natura”
(Papa Francesco, Enciclica Laudato Si 117, cfr. anche n. 128)
Il presepe del
Movimento Cristiano Lavoratori ha radici negli anni Settanta del secolo scorso,
quando ogni anno veniva allestito nell’atrio della stazione ferroviaria a cura
di un gruppo di appassionati ferrovieri aderenti al Movimento. La tradizione fu
proseguita dai Presidenti provinciali del Movimento, Alberto Milanese e Luigi
Cagnoli, infine da Giuseppe Cotroneo.
Solamente per alcuni
anni, a seguito di atti di vandalismo e il furto di alcune statue, il presepio
non fu allestito, ma la tradizione è ripresa nel Natale 2007, quando, dotato di
una sua autonoma capanna, è stato collocato in piazza della Libertà, lato via
Dante, davanti all’ex Banca d’Italia.
Da lì in avanti non si è
più smesso di esporlo nel periodo che va dall’8 dicembre, Festa dell’Immacolata
Concezione, fino alla Candelora, il 2 di febbraio. Dal 2013 al 2018, il presepio
MCL è stato allestito a Basaluzzo, grazie alla disponibilità del sindaco
Gianfranco Ludovici.
Anche quest’anno,
nonostante lo scorso anno i soliti ladri abbiano effettuato la loro visita alla
capanna sottraendo vecchi strumenti dedicati ad illustrare il lavoro dei nostri
avi, con il patrocinio del Comune, la collaborazione del Sindaco Gianfranco
Cuttica di Revigliasco e dell’assessore Giovanni Barosini, in
collaborazione con l’Associazione Amici del Museo della Gambarina, il Presepio
viene nuovamente allestito. Lo si potrà ammirare proprio in piazza della
Gambarina, nello spiazzo prospiciente via Mazzini, accanto al torchio da vino,
segno della produttività contadina, di cui il Museo etnografico “C’era una
Volta” è attento conservatore.
Come lo scorso anno il
Presepio MCL sarà a tema: la natività, la terra e la sua coltivazione, la
connessione alla rete planetaria. Ciò sarà illustrato con oggetti del Museo:
semplici attrezzi che dimostrano il legame dell’uomo con la terra, la sua
fatica, il suo sudore, la sua capacità di mantenere la propria famiglia. In
aggiunta qualche oggetto moderno simboleggerà l’era biomediatica, in una visione
di ecologia integrale coerente con l’affermazione di Papa Francesco che è stata
utilizzata come avvio della 49esima Settimana Sociale.
“Un presepe storico
che, pur nella sua semplicità, non smette di stupire per il mistero che racconta
– dichiara il Presidente Provinciale MCL Piercarlo Fabbio – Ma anche
la testimonianza di come il Movimento proceda verso il suo giubileo. Il 2022
sarà infatti l’anno del suo Cinquantenario. Occorrerà recuperare, come facciamo
col presepio, le ragioni di una presenza anche nella nostra provincia. Ecco
dunque che il Presepio, oltre a descrivere e a rammentarci la natività, diventa
l’indicazione di una via e di un lavoro futuro. Non solo simbolo, ma percorso
d’impegno”.
“Come amici del Museo
della Gambarina, aggiungiamo qualche elemento che connoti e faccia riconoscere
la civiltà rurale e il suo faticoso lavoro
– spiega la Presidente onoraria Elena Garneri –. Il presepe ha dunque
una seconda possibile lettura, immerso come è tra gli attrezzi che l’uomo ha
utilizzato per rendere fertile la terra, grazie alla sua intelligenza e alla sua
sapienza”.
Il Presepe, già
approntato e visibile, non sarà aperto ufficialmente per aderire alla decisione
dell’Amministrazione Comunale di non creare occasioni per assembramenti. Sarà
comunque collocata al suo interno la statua del Bambinello. La sera della
vigilia, 24 dicembre, alle 18,00, Mons. Ivo Piccinini benedirà il Presepio e
presiederà la breve cerimonia alla presenza dei dirigenti provinciali MCL, nel
rispetto delle norme anticovid.
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