Dichiarazioni di Piercarlo Fabbio sul caso del Carabiniere arrestato per aver percosso uno straniero

Ci sono due aspetti che mi lasciano perplesso: lo svolgimento dei fatti, sui quali per ora abbiamo notizie del tutto frammentarie e l’atmosfera di ferocia che si sarebbe scatenata, ma che sarebbe stata condivisa da altri tutori dell’ordine, oltre al Carabiniere arrestato. Troppo per poter esprimere un parere, anche alla luce di altri fatti successi in Italia, raccontati a caldo in una certa maniera e poi rivelatisi assolutamente diversi nella loro svolgersi. Resto convinto che le forze dell’ordine stiano facendo del loro meglio per poter tamponare situazioni la cui illegalità è palese e quelle della Polizia Municipale, pur in un contesto politico che non le favorisce, siano da ringraziare per l’abnegazione che dimostrano al servizio della sicurezza dei concittadini. A tutti loro va la mia solidarietà, convinto che in uno stato di diritto anche il Carabiniere arrestato sia da considerarsi tuttora innocente. La vittima di questo episodio troverà certamente la giustizia italiana in grado di scoprire la verità e mettere a nudo la dinamica dei fatti.
Resta un problema, come bonificare la situazione di estremo disagio dell’ex distretto di piazza Santo Stefano, che malleva la microdelinquenza, favorisce la clandestinità e asseconda condizioni di vita inaccettabili in una società moderna ove l’uomo non è una bestia.
Ma qui la sinistra alessandrina deve recitare il mea culpa, non solo per la situazione odierna, ma anche per le colpe di un non troppo lontano passato in cui ha coltivato l’utopia che un monumento potesse essere trasformato in abitazioni per i meno abbienti.
Non a caso il centrodestra ha scelto di fare gli auguri alla città proprio da piazza Santo Stefano. E il 16 dicembre saremo lì anche per raccogliere le istanze di chi ritiene impossibile convivere con questa situazione civilmente inammissibile.

Piercarlo Fabbio