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Sabato 18 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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25/05/2006

10 buone ragioni per votare SI'

Un decalogo delle caratteristiche salienti della Riforma Costituzionale votata dal Parlamento e sottoposta a referendum confermativo.

   

10 buone ragioni per votare SI'

IL DECALOGO DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE*

I Viene ridotto il numero dei parlamentari: da 950 a 773, con significativo risparmio per le finanze pubbliche.

 

II Saranno i cittadini, e non più i palazzi della politica, a scegliere maggioranza parlamentare, coalizione di governo e primo Ministro: è il premierato.

 

III Non più due Camere identiche, l'una doppione dell'altra. Ora il Senato sarà federale ed avrà una sua funzione specifica: rappresentare le esigenze delle Regioni. La Camera si occuperà di quelle dello Stato.

 

IV Semplificato il procedimento legislativo. Non più lunghi e ripetuti passaggi di testi fra le due Camere, ma ciascuna Camera approverà le leggi nelle materie di propria competenza. Il risultato sarà la riduzione dei tempi e dei costi per le casse pubbliche.

 

V La legge dovrà stabilire limiti al cumulo delle indennità parlamentari con altre entrate.

 

VI I regolamenti parlamentari dovranno tutelare i diritti delle opposizioni: ora questo non è previsto.

 

VII L’ordinamento evolve in senso federale, come sta avvenendo in molti Stati moderni: viene riequilibrato il riparto delle competenze tra Stato e Regioni per garantire migliori servizi ai cittadini, senza compromettere l’unità del Paese. Alle Regioni vengono devolute particolari funzioni in materia di istruzione, sanità e polizia locale. Tutte avranno le stesse opportunità, senza penalizzazioni per alcune aree rispetto ad altre e senza la differenziazione tra le Regioni, prevista dalla riforma del 2001. Si avrà quindi un federalismo equo, solidale ed equilibrato.

 

VIII Tutte le leggi regionali dovranno rispettare il criterio dell'interesse nazionale, non più previsto a seguito della riforma del 2001.

 

IX Sulle modifiche alla Costituzione sarà sempre possibile chiamare i cittadini ad esprimersi, mentre ora ciò non avviene se tali modifiche sono state approvate dalle Camere con la maggioranza dei due terzi.

 

X Aumentano le garanzie per i comuni e le province, gli enti più vicini ai cittadini: potranno ricorrere alla Corte costituzionale in caso di lesione delle proprie competenze.


(*) Il Presente allegato è parte integrante del Manifesto del 25 maggio 2006

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria