In questi mesi l’organizzazione di Forza Italia è cambiata moltissimo. Da un partito leggerissimo, “di plastica” come l’hanno soprannominato i nostri detrattori, si è passati alla costruzione di una forza politica matura, consapevole, orientata al lavoro politico e all’iniziativa in tanti comparti della vita civile nel passato non sempre avvicinati. Sono nati “Motore Azzurro” e le sue articolazioni sul territorio: i Comitati per la Vittoria. In provincia sono quattro, corrispondenti ai vecchi collegi elettorali della Camera, ed hanno dimostrato una dimensione organizzativa ottimale ed una capacità molto accentuata di richiamare attivisti, militanti, simpatizzanti, cittadini intorno all’idea-elezioni e di farli impegnare per il miglior risultato possibile.
Non è neppure mancata ai Comitati l’aspirazione di comunicare con gli intermediari della comunicazione sociale locale continuativamente, facendo giungere loro informazioni dall’interno del partito e comunque tendendo a pubblicizzare ogni evento ed ogni iniziativa, consapevoli che l’opinione pubblica attendesse anche notizie riguardanti Forza Italia e il suo lavoro politico.
Il più grande partito della Provincia di Alessandria non è però sempre stato trattato come tale. Noi ci appelliamo, specie in questa campagna elettorale contraddistinta dai veleni dei poteri forti a cui certi segmenti della stampa e del giornalismo hanno voluto aderire consciamente o perché trascinati dalla convenzione informativa o solamente per abitudine, al vostro senso di responsabilità, alla vostra profonda capacità di vivere in questi momenti il vostro ruolo con la doverosa equidistanza, imparzialità e indipendenza, alla vostra professionalità nel leggere gli eventi e nel garantire a Forza Italia quel diritto di tribuna che non sempre ci è consentito.
Mancano poco più di 350 ore al voto. Pensiamo sia doveroso utilizzarle raccontando una realtà di cui facciamo parte, prima ancora che come partito, come società che sceglie in gran numero il nostro simbolo al momento dell’espressione del voto.

Piercarlo Fabbio
Nicola Sirchia
Massimo Berutti
Paolo Bruno