“Vivere nei piccoli Comuni è senza dubbio un’altra cosa rispetto alla città. Si fa una vita più a misura d’uomo. Ma occorre che i Comuni amministrati dalla Casa delle Libertà abbiano una loro politica per le popolazioni di riferimento e che questa si basi soprattutto sul recupero di tradizioni, radici, culture, modi di vivere il rapporto antropico con la natura”. Così Massimo Bisio, vicesindaco di Fresonara, lunga militanza in ANCI e relatore sul tema dei “piccoli comuni”, che ha costituito il fulcro della terza lezione pubblica della Casa delle Libertà.
Lunedì 16 gennaio, presso i locali della Circoscrizione Europista, ex Taglieria del Pelo, è dunque ripresa l’attività iniziata lo scorso novembre ed interrotta poco prima della pausa natalizia. Il relatore, Massimo Bisio, ha affrontato le tematiche del sistema elettorale per i Comuni sotto i quindicimila abitanti, le questioni amministrative connesse alle ridotte risorse di tali Enti Locali, le problematiche aperte dal dibattito scaturito con la cosiddetta “Realacci-Bocchino”, che individua i Comuni sotto i 5.000 abitanti come piccoli comuni.
Il tema era stato introdotto da Piercarlo Fabbio e nel dibattito sono intervenuti molti amministratori ed operatori politici, come Gianfranco Cuttica di Revigliasco, Gian Paolo Lumi, Dino Foresto ed altri.