E' stata quasi interamente dedicata al mese di settembre, appena iniziato, la puntata del 4 settembre de 'La Mia Cara Alessandria', la trasmissione curata da Piercarlo Fabbio in onda il martedì dalle 12,15 alle 13,15 dalle frequenze di Radio Bbsi. Musica, con le note di 'Impressioni di Settembre' della Premiata Forneria Marconi, e parola scritta tratta da 'Fontanavecchia' di Giovanni Sisto, da Mirabello, ex presidente della Provincia, parlamentare Dc ma anche autore letterario. Settembre, “mese discreto, giudizioso come un signore di mezza età, dai toni attenuati”. Ma non dai colori spenti, come quelli delle case di Alessandria regolati, fin da Metà Ottocento secondo un vero e proprio Catalogo dei modelli di colorazione, con tonalità che vanno dal pagliariccia (giallo scuro), al canerino chiaro (sempre giallo), greggio (grigio, dal grezzo dell'intonaco), al mattone a vista.

Intanto si canta sempre di settembre, con Peppino Gagliardi, l'Aznavour italiano, Alberto Fortis, ma anche la musica di Vivaldi, mentre in campagna si termina il ciclo agrario e, proverbi alla mano, 'Dopo un'estate molto ben calda l'autunno tuona'. Fino al 29 settembre, cantato dalla voce inconfondibile di Lucio Battisti.

Campagna e città, in contrasto e vicine, l'una insegue l'altra e viceversa, con il tempo delle sagre, in questa recente fase di nuova urbanizzazione che porta di nuovo le famiglie a ritornare nel capoluogo, meno tranquillo, meno bello, ma con più servizi, il lavoro e la scuola.
Per l'Almanacco del giorno prima, fatti successi tanti tanti anni fa ad Alessandria, si ritorna al 4 settembre 1204, quando “... Otto Ghilini viene, dopo la morte di Bonifazio, arcivescovo di Genova, promosso da Innocenzo III all'arcivescovado di quella repubblica. Fu anche il primo vescovo della città di Bobbio”.
La playlist continua il percorso, avviato la scorsa settimana dopo la pausa estiva, che ripropone gli spettacoli organizzati dal Teatro Regionale Alessandrino in Cittadella. Dopo Renzo Arbore, è la volta del musical, 'High School Musical", che nel 2008 è stato portato in Alessandria dalla Compagnia della Rancia.