Un osservatorio locale sulla qualità del rapporto tra stampa e politica. Questa la proposta di Piercarlo Fabbio, invitato come relatore al forum dedicato all'informazione locale nei nuovi scenari politici e sociali, organizzato all'interno dei lavori della Festa Tricolore di Alleanza Nazionale di Alessandria. "Visto che l'oggetto del contendere è il solito: troppi spazi alle maggioranze, poco, troppo poco dedicato all'opposizione, al punto che non viene rispettato neppure da distante il rapporto reale tra le forze, praticamente pari in una città come il capoluogo, ecco che una rilevazione dell'utilizzo degli spazi dedicati dalle Testate locali alla politica potrebbe essere molto utile sia agli operatori dei mezzi di comunicazione sociale, sia ai politici. La qualità, le priorità, il posizionamento, gli spazi dedicati sono questioni aperte su cui occorre avere riscontri oggettivi". "Penso che l'appena nato Istituto di Ricerca Sociale Pier Paolo Cuniolo possa essere chiamato a svolgere questo compito, almeno sperimentalmente per alcuni mesi - continua Fabbio - Il Corecom è un altro soggetto istituzionale che potrebbe concorrere all'iniziativa. Il modello di riferimento è quello dell'osservatorio di Pavia". Del resto il dibattito in cui Fabbio ha lanciato la sua proposta era proprio moderato da Pierumberto Ferrero, presidente del Corecom (Comitato Regionale per le Comunicazioni), che ha mostrato interesse". "Ritengo che anche i giornalisti locali possano essere interessati. È vero che partiamo da una proposta di parte, ma, se, ad esempio, l'osservatorio fosse aperto ai giornalisti locali rappresentanti di testata avremmo raggiunto l'obiettivo voluto. Per ora riserviamoci di controllare la fattibiltà della proposta ed i costi, poi sarà il caso di riparlarne" E sull'informazione locale? "Troppo vicini al sole per essere liberi di volare - conclude Fabbio - nel senso che si sente l'influenza del potere e il suo condizionamento. Forse pensare di più alla persona - non solo al lettore che è già uno specializzato - fuori da tecnicismi e sofismi comunicativi diventa essenziale". Nel convegno interventi di: Don Ivo Piccinini, Dario Pavanello, Pierumberto Ferrero, Ezio Ercole, Roberto Gilardengo, Paolo Allegrina, Gigi Poggio, Marco Caramagna.