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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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29/10/2005

Fate come se Dio vi fosse

Il congresso regionale dell'MCL accetta la sfida lanciata da Papa Benedetto XVI. Il Documento congressuale in versione integrale

   

Fate come se Dio vi fosse

Documento congressuale

X Congresso Regionale MCL Piemonte

Verbania - 29 ottobre 2005

 

C’è oggi una ripresa nuova del pensiero cattolico nella nostra società, anzi, proprio il pensiero cattolico e la sua declinazione al sociale diventa la vera scommessa per la modernità e la modernizzazione dell’Europa. Il Movimento Cristiano Lavoratori del Piemonte deve vivere questa occasione, ritenendola un grande dono di Dio e uno straordinario strumento di carità.
Sapere di poter contrastare il pensiero laico illuminista, sfidandolo sul terreno dell’umiltà è veramente grande cosa. Alla presunzione della ragione che ritiene di poter fare a meno di Dio, perché entità non filtrabile razionalmente, ma anche alla sua aridità, che finisce per condurre la società verso una secolarizzazione individualista e relativistica, contrapponiamo la sfida di Benedetto XVI: fate come se Dio vi fosse, e non agite pensando che le vostre azioni siano valide anche nel caso in cui Dio non esistesse, perché solo spinti dalle pulsioni razionali.
Con questa arma ideale, di metodo per affrontare la modernità, al punto da esserlo noi stessi, riteniamo di condurre il Movimento attraverso il percorso del domani., attraverso l’attenzione nei confronti della nostra memoria e non attraverso la nostalgia dei nostri resti.
Siamo certi di essere Movimento, soprattutto perché sappiamo miscelare la nostra storia con il nostro futuro. Perché è elemento che ci caratterizza quello di saper rispettare i nostri padri, al punto di averli a fianco nella nostra azione futura, al punto da chiedere loro di sorreggere l’azione del Movimento, mantenendo una linea di continuità che ci preservi dall’errore di pensare di non essere figli di alcuno.
Il Piemonte, così provato dal cambiamento dei processi produttivi, legati all’industria metalmeccanica, tessile, elettromeccanica, in sofferenza rispetto alle loro contrazioni, drammaticamente toccato nell’occupazione da tali mutazioni, sa, più di altri, come “il lavoro” sia “chiave essenziale”. Questa Regione ha anche provato come i percorsi di ristrutturazione dell’economia e di riqualificazione del lavoro e dei lavoratori siano non indolori e, non sempre, correttamente e coerentemente indirizzati ed indirizzabili.
Cambiare il volto economico di una regione non presuppone solo un ruolo forte dei decisori politici, una logica tensione dei vertici aziendali, una una disponibilità ampia del capitale, ma anche una condivisione, una predisposizione convinta dei lavoratori.
La tendenza all’espulsione dai processi decisionali, quella ancor più segnata di residualizzazione di interi segmenti della società dalla partecipazione alla formazione delle decisioni, impone dunque un altro notevole sforzo al Movimento: comunicare i propri valori, in assenza di canali efficienti predisposti dalle istituzioni; comunicare i propri ideali, utilizzando i mezzi oggi resi disponibili dall’e-democracy.
Su questi versanti il Movimento intende obbligarsi per il suo percorso strategico dei prossimi anni.
Il X Congresso regionale del Piemonte assume come vincolanti gli orientamenti suscitati dal presente documento, che trova ispirazione ideale e fondamento di riflessione nelle tesi congressuali che, nella loro interezza, vengono fatte proprie.

 

Approvato all’unanimità
Verbania – sabato 29 ottobre 2005

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria