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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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10/12/2005

Terzo Valico: la Provincia come Bertoldo

Arquata Scrivia - Sindaco il vicepresidente della Giunta di Palazzo Ghilini - viene dichiarata Comune della Val di Susa. Così anti TAV e anti terzo valico si saldano.

   

Terzo Valico: la Provincia come Bertoldo

Inutile arrovellarsi più di tanto sul grado di sincerità del parere che la Provincia di Alessandria dovrà dare il prossimo 15 dicembre sull’opera denominata terzo valico. Dal punto di vista amministrativo si tratterà di un sì condizionato da osservazioni o prescrizioni. Ma la decisione del Comune di Arquata di schierarsi a favore della lotta anti TAV con parte della Val Susa, al punto da essere dichiarato Comune “onorario” della Val Susa, chiude irrimediabilmente il capitolo. Perché? Perché il Sindaco di Arquata è anche il vicepresidente della Provincia, la diessina Maria Grazia Morando. Quindi ciò che la Giunta Provinciale ha votato come proposta al Consiglio, recherà anche il suo voto. Al di là dell’incongruenza e del fatto che qualcuno potrebbe dire che TAV e Terzo Valico sono cose diverse, mi pare ci sia parecchio materiale per un ragionamento.
Innanzitutto TAV e terzo Valico sono due elementi dello stesso disegno di sviluppo: tendono cioè ad acuire i collegamenti di un’area vasta come Piemonte, Liguria e Lombardia, fra loro, ma soprattutto con l’Europa. La Torino-Lione è l’anello centrale di un Corridoio europeo n. 5 (Barcellona-Kiev), che passa attraverso la Val Padana. In termini di sviluppo collega Rhóne-Alpes e Piemonte in un un’unica grande regione, la quinta, in Europa, per dimensione economica.
Occorre, però, che tale corridoio, possa discendere a mare, sfruttando la stessa velocità di collegamento. Lo farà attraverso un nuovo valico per ferrovia ad alta capacità, che chiude il percorso delle merci enfatizzando il ruolo del porto di Genova e dell’entroterra alessandrino. Non a caso Provincia, Comune capoluogo ed altri enti hanno concorso a costituire una società, la Slala, per valorizzare il nostro territorio e per evitare che le varie aree ad alto interesse e preminente vocazione logistici – Alessandria e la Valle Scrivia sulle altre – evitassero conflitti e improduttive concorrenze, quando invece avrebbero potuto dividersi oneri e settori di mercato diversi a seguito della costruzione del terzo valico.
Ora tutto il disegno viene messo in dubbio, si fa incerto. Ancora una volta la Provincia – era già successo per il piano rifiuti e per il termovalorizzatore negato – si fa voce flebile e il centrosinistra tende ad essere spazzato via dalle sue frange più estreme.
La Morando è riuscita, da questo punto di vista, in un’operazione verità. Ovviamente tutta a suo modo. La Provincia farà come Bertoldo: condannato a morte, il furbo contadino esprime un ultimo desiderio. Dovrà scegliere lui l’albero al quale essere impiccato. Inutile dirvi il finale. Come la Provincia, che vorrebbe decidere, nel dare parere positivo, a quali delle condizioni da essa stessa dettate debba essere “non” fatta l’opera.

 

 

Piercarlo Fabbio
Consigliere Provinciale Forza Italia

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria