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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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13/04/2006

La mozione di sfiducia al Sindaco Mara Scagni

Il testo integrale del documento sottoscritto dai 16 consiglieri Comunali della Casa delle Libertà. Non potrà essere discusso prima di dieci giorni, ma non oltre trenta. Se dovesse essere approvato si scioglierebbe anche il Consiglio

   

La mozione di sfiducia al Sindaco Mara Scagni

Mozione di sfiducia al Sindaco di Alessandria

 

Ai sensi del comma 2, art. 52 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267, i sottoscritti consiglieri comunali presentano la seguente mozione:

Il Consiglio Comunale di Alessandria

 

considerato che il rapporto con i mezzi di comunicazione sociale locali è caratteristi-ca essenziale di una Pubblica Amministrazione che intenda comunicare con i concittadini perseguendo i principi di libertà, trasparenza, di imparzialità, di partecipazione, di giustizia;

 

convinto che occorra - per informare le relazioni con i media locali - una consapevo-le presa d’atto delle rispettive sfere di indipendenza, al fine di evitare che l’Esecutivo tenda a condizionare il sistema informativo attraverso l’utilizzo di risorse economiche della collettività ed a orientarlo verso visioni di parte;

 

rilevato che nel caso conosciuto come “pesce d’Aprile sulla ZTL”, al trisettimanale locale “Il Piccolo”, sulla cui prima pagina è stata pubblicata la notizia-scherzo nell’edizione di Venerdì 31 marzo, è stata sospesa la pianificazione pubblicitaria da parte dell’Amministrazione Comunale con la seguente motivazione: “La campagna di sostegno al progetto ZTL non risulta coerente con le scelte giornalistiche de “Il Piccolo” e quindi non utile agli obiettivi progettuali”;

 

ritenuto come assolutamente stigmatizzabile che un’Amministrazione Pubblica ritenga di sospendere pianificazioni pubblicitarie ai media in caso di differente libera espressione giornalistica, probabilmente considerando la corresponsione di danaro della collettività come mezzo per imporre la propria opinione politica ovvero pensando che ciò tacitamente sia da considerare come un mezzo per favorire un naturale adeguamento della stampa libera ed indipendente al volere di una parte;

 

profondamente persuaso che una Pubblica Amministrazione debba utilizzare i mezzi di comunicazione sociale come liberi intermediari con l’opinione pubblica e non co-me ubbidienti staffette di propalazione delle veline di palazzo;

 

ritenuto l’episodio sopra menzionato come particolarmente grave, comunque atto ad avviare una stagione di rapporti tesi con un soggetto significativamente importante della stampa locale, orientamento non voluto, non dichiarato, né sancito in alcun atto da questo Consiglio

 

impegna il Sindaco a presentare le proprie dimissioni


Piercarlo Fabbio, Maurizio Grassano, Antonio Maconi, Dario Pavanello, Gabrio Sec-co, Paolo Bonadeo, Teresa Curino, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, Fedele Micò, Giuseppe Giordano, Gian Paolo Olivieri, Fabrizio Priano, Ugo Robutti, On. Tino Rossi, Manuela Ulandi, Luciano Vandone

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria