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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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08/12/2005

Quanto costa verniciare due panchine? Circa 7 miliardi di lire...

Interrogazione di Fedele Micò che segnala alcune panchine arrugginite ai giardini pubblici. Dopo trenta giorni risponde l'assessore competente ed è sorpresa!

   

Quanto costa verniciare due panchine? Circa 7 miliardi di lire...

Quanto costa verniciare due panchine arrugginite? Teoricamente poco: un po’ di carta vetro, l’antiruggine di fondo e uno smalto, quando non si voglia usare un prodotto che contenga in sé i due prodotti. Un pennello e qualche decina di euro di manodopera. Ecco, se lo faceste voi. Se lo facesse un buon padre di famiglia. Se lo facesse un appartenente alla razza umana dotato di buon senso. Ma quando interviene un’Amministrazione pubblica…? Beh, allora i costi si dilatano. E anche di molto… Non ci credete? Seguitemi con un po’ di pazienza.
Circa un mese fa il consigliere comunale di Forza Italia, Fedele Micò, noto per il suo pignolo accanimento contro le migliaia di piccole cose che in una città come Alessandria non funzionano (e per questo ci aspettiamo che l’Amministrazione Comunale di centrosinistra lo ringrazi, a Natale, pubblicamente, anziché sorridere con quell’ironia un po’ crassa sicuramente fuori misura che contraddistingue alcuni prodi nostri eroi della giunta Scagni) segnalava la necessità che qualche panchina dei giardini pubblici cittadini, una volta (ma molto “una volta”) vanto della città fosse rimessa in ordine perché arrugginita e male in arnese.
Entro i canonici trenta giorni regolamentari ecco la risposta dell’assessore Enrico Mazzoni, diessino, delegato per i lavori pubblici, all’interrogazione di Fedele Micò: “nel ricordare che l’Ufficio tecnico procede annualmente nella manutenzione e/o sostituzione delle panchine qualora lo si ritenga opportuno, si comunica che la Giunta Comunale ha approvato il progetto preliminare di ‘Recupero dei Giardini Pubblici antistanti la stazione Ferroviaria’, per un importo pari a € 3.621.288,17, che prevede anche la sostituzione di tutte le panchine in esso contenute”. Fin qui la prosa assessorile. Lo stesso tema svolto in linguaggio non “burocratichese” cosa significa?
Primo: cosa si intende quando si afferma che “l’Ufficio Tecnico procede annualmente”? Che una volta l’anno si occupa del problema? Penso di sì, altrimenti si sarebbe potuto dire “mensilmente” oppure “periodicamente”. Speriamo, per i concittadini e per il Consigliere Micò, che le panchine rotte e segnalate siano ancora da passare al setaccio dell’iniziativa di manutenzione e/o di sostituzione annuale dell’ufficio, altrimenti si mettano il cuore in pace e attendano con speranza di potersi sedere in un prossimo, abbastanza lontano futuro. Intanto adesso fa freddo e certe cose non si fanno così spesso.
Secondo: le panchine rotte non si cambiano quando sono rotte, come a tutti noi sembrerebbe, ma “qualora lo si ritenga opportuno”. Se un geometra qualsiasi dell’ufficio decidesse dunque di non sostituirle o ripararle nella sessione annuale prima definita, rimarrebbero rotte fino ad una prossima futura, migliore occasione o fino a quando qualcuno deciderà essere opportuno l’intervento. Che sia necessario ed indispensabile inutile parlarne. Sarebbe tempo sprecato.
Terzo: il finale è già scritto. Ora la Giunta ha approvato il progetto (lo ha fatto il 18 ottobre, per l’esattezza) e quindi fra qualche anno tutto andrà a posto, per la modica cifra di oltre 7 miliardi di vecchie lire .
Tutto risolto, quindi? Magari. La ristrutturazione dei Giardini Pubblici era già urgente al termine del secondo mandato della Giunta Calvo, tanto è vero che il centrodestra, dedicò una serata della propria campagna elettorale del 2002, organizzando un pubblico dialogo serotino tra il sottoscritto e l’on. Tino Rossi, proprio per segnalare due cose: l’impellenza di un intervento di ristrutturazione dei giardini e la necessità di procedere ad un maggiore controllo di quei luoghi da parte delle forze dell’ordine, visto che nelle ore notturne erano diventati off limits per i concittadini che avrebbero voluto fruirne.
Sono passati oltre tre anni per un progetto. Stimiamo che ci vorrà ancora qualche mese, prima che inizino i lavori, e così avremo raggiunto i quattro anni tondi, tondi solo per vedere una ruspa all’opera. Per il termine lavori è meglio darsi appuntamento a migliore occasione.
È certo vero che nella nostra società l’aspettativa di vita si sia dilatata, ma è altrettanto vero che cinque o sei anni di questa stessa vita per… due panchine arrugginite siano veramente troppi.

 

Piercarlo Fabbio

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria