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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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04/06/2005

Piano Generale del Traffico Urbano: la battaglia in Consiglio

L'opposizione legge un lungo documento ed abbandona i lavori della Commissione Politiche del Territorio convocata sabato 4 giugno alle ore 14,30. Ecco il testo...

   

Piano Generale del Traffico Urbano: la battaglia in Consiglio

Dichiarazione in sede di Commissione Politiche del Territorio – sabato 4 giugno 2005 ore 14,30 Palazzo Municipale  Alessandria

 

Egregio Presidente,

prima che lei dia inizio ai lavori di una Commissione Politiche del Territorio, che ha convocato con procedura d’urgenza assolutamente immotivata, così come riteniamo privo di fondamento procedurale l’ordine del giorno suppletivo che insieme ai colleghi abbiamo ricevuto per telegramma nella giornata di ieri, 3 giugno 2005, afferente ad un Consiglio Comunale la cui adunanza inizierà alle ore 9 del mattino, in dispregio di ogni prassi e di ogni accordo – lungamente dibattuto in occasioni diverse  sull’ordine dei lavori da tempo sancito e condiviso dalla Conferenza dei Capigruppo, ci consenta di esprimere alcune valutazioni:

1) il Provvedimento, nella versione consegnataci alle ore 9,15 del 3 giugno 2005 è stato, di fatto, riadottato dalla Giunta Comunale. Il che presupporrebbe, ai sensi dell’art. 36 del Codice della Strada e dei successivi e consequenziali provvedimenti applicativi, la riapertura delle procedure di pubblicazione e di osservazioni. Non riteniamo sia applicabile la procedura regolamentare adottata dagli uffici che consente alla Giunta Comunale la deliberazione di una qualsiasi proposta al Consiglio Comunale, trovandoci invero in una condizione di procedura speciale, dettata da una fonte normativa superiore al Regolamento del Consiglio Comunale;

2) peraltro proprio lo stesso Regolamento sopra citato consentiva al Consiglio, ad una parte di esso, ad un singolo Consigliere, al Presidente del Consiglio Comunale di concretizzare la proposta, senza ritornare l’iniziativa alla Giunta Comunale;

3) ne ricaviamo dunque il fondato motivo che si sia, ancora una volta – col tacito accordo di una maggioranza disattenta alla tutela dei propri poteri e di quelli del Consiglio nella loro interezza – lesa l’alta prerogativa dell’organo esponenziale della comunità alessandrina di formare e deliberare un atto di programmazione importante, senza ingerenza alcuna da parte della Giunta, in un sistema di competenze esclusive che la legge riserva agli Organi dell’Amministrazione;

4) siamo stupiti anche dal comportamento non imparziale di molte componenti dell’Amministrazione – non solo sul piano politico, purtroppo – che ci fa ritenere come sia necessario attivare un ulteriore e più rigoroso regime di controlli sull’attività di una burocrazia, che appare, da questo punto di vista, troppo imprecisa e, alcune volte, consapevolmente operante nell’illegittimità solo per compiacere al Principe. Ricordiamo come la Conferenza dei Capigruppo sia durata, nella giornata di venerdì 3 giugno, solo pochi minuti, con la presenza di un unico osservatore della minoranza. Cosa si è deciso di così importante in così poco tempo? Come potrà il Presidente ritenere che i lavori del Consiglio siano organizzati in maniera condivisa?

5) Non mancheremo di denunciare agli organi competenti questo stato di fatto, e fin d’ora le comunichiamo che chiederemo quanto prima un incontro con il Signor Prefetto, affinché intervenga a salvaguardare l’imparzialità dell’azione amministrativa costituzionalmente asserita. Non mancheremo di informare i nostri Parlamentari, per le iniziative di competenza;

6) non ci sentiamo oggi dunque obbligati a valutare il merito di un provvedimento, proprio perché da noi ritenuto importante ed essenziale per la nostra comunità, per oggettiva insufficienza di tempo nel considerare la complessità della nuova versione consegnataci;

7) riteniamo fin d’ora che la maggioranza sbrigherà in pochi minuti la pratica, dando ulteriore dimostrazione del fatto che le decisioni vengono eterodirette e assunte al di fuori di quest’aula, unico luogo deputato, nel rispetto della cittadinanza, ad ospitare la discussione propedeutica all’assunzione di ogni risoluzione interessi il bene comune;

8) siamo anche consapevoli di non dover togliere le castagne dal fuoco a nessun gruppo della maggioranza, qualora pensi di esercitare un ruolo di critica solo attraverso le nostre voci. Ognuno faccia la propria parte. Noi non siamo più disposti a recitare per altri. Buon lavoro Presidente.

 

Piercarlo Fabbio, Maurizio Grassano, Antonio Maconi, Manuela Ulandi, Dario Pavanello, Gian Paolo Olivieri, Giuseppe Giordano, Fabrizio Priano , Gianfranco Cuttica di Revigliasco

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria