“Se fossero veri i termini del passaggio al Cissaca della CCSA Nicola Basile (la Casa di Riposo comunale di via Tortona) ci troveremmo di fronte alla necessità di ripensare a tutta la strategia d’intervento del Comune in campo sociale. Sarebbe un disimpegno notevole, pur in una razionalizzazione del sistema che va valutata, spiegata, condivisa in Consiglio o nelle sue articolazioni”. Così Piercarlo Fabbio, capogruppo di FI in Comune di Alessadria, commenta la notizia che nelle ultime ore avrebbe preso corpo con maggiore insistenza di un passaggio gestionale dal Comune al Cissaca della Casa di Soggiorno per Anziani Nicola Basile. Insieme alla collega Teresa Curino, l’esponente azzurro ha depositato un’interpellanza alla Sindaco, nella quale si chiedono chiarimenti, perché “fino a poco tempo fa nei programmi dell’Amministrazione questa appariva come un’ipotesi remota, anzi… I lavori di ristrutturazione finanziati dalla Regione ne costituiscono una dimostrazione – dichiara Teresa Curino”.

Nell’interpellanza anche un’altra vicenda, quella di 21 operatori ADEST, che hanno regolarmente frequentato un corso per OSS (una qualifica superiore, ndr), ai sensi delle normative vigenti, ma non sono mai stati riconosciuti tali dall’Amministrazione Comunale.

Testo dell’interpellanza

I sottoscritti Consiglieri Comunali interpellano la Sindaco al fine di conoscere se l’Amministrazione Comunale abbia deciso il passaggio della CCSA Nicola Basile al Cissaca e se a tal fine sia stato affidato uno studio di fattibilità interno, pur in assenza di indirizzi in tal senso da parte del Consiglio Comunale, creando le condizioni per un depauperamento dell’offerta di servizi agli anziani che il Comune eroga in economia.

Gli interpellanti richiedono altresì se corrisponda al vero che detto passaggio avverrebbe entro il 1° aprile, scontando frettolosità, scarsa informazione agli operatori e ai responsabili, insufficiente preparazione da ritenersi eccessivi anche nel caso il Consiglio Comunale decidesse di muoversi in tale direzione.

Peraltro è a conoscenza degli interpellanti che una ventina di operatori con la qualifica di ADEST avrebbero affrontato e superato il corso per OSS, previsto dalle vigenti normative regionali, e da circa un anno attenderebbero il riconoscimento di detto profilo professionale da parte dell’Amministrazione. Quest’ultima, incomprensibilmente, non attiva alcun formale mutamento di profilo.

Piercarlo Fabbio

Teresa Curino