Alcuni dati emersi durante il processo a Fabbio ci hanno fatto riflettere. Il federalismo fiscale, in vigore dal 2009, oggi obbliga gli amministratori pubblici ad effettuare tecniche contabili compatibili con quelle criticate - ed oggetto dei processi - svolte nel 2011 nel Comune di Alessandria.

Anche il sistema di calcolare il patto di stabilità è cambiato e l’annuncio dell’attuale sindaco di riuscire finalmente a rientrare nel patto è più figlio di queste modifiche che della buona amministrazione di centrosinistra.

Archiviata la campagna elettorale del 2012 non si potrebbe guardare con maggior serenità alle scelte del passato e del presente per creare un clima migliore nel futuro di questa città? La città non ha bisogno di vittime sacrificali ma di buoni amministratori. E, a ben vedere, quelli attuali non lo sono per niente. L’amministrazione di centrodestra ha invece dimostrato che anche quando il mondo è in crisi e le finanze comunali sono in difficoltà si possono fare investimenti e si può sviluppare la città. Da tre anni non è più così e le scelte dell’amministrazione Rossa non hanno funzionato, tant’è vero che oggi l’opinione pubblica sta riabilitando progressivamente alcune scelte del centrodestra che, ancora oggi, sono visibili a molti: dal ponte Meier al Pisu, dal parking sotterraneo di piazza Garibaldi al rifacimento di piazza Santa Maria di Castello. Tutte azioni decise e finanziate dall’Amministrazione precedente. Segno che c’è stata una montatura tesa a spazzare via un’intera classe dirigente locale in quanto di segno politico opposto mentre l’attuale amministrazione continua ad essere priva di idee e di progetti e la città ne risente parecchio.

Emanuele Locci

Davide Buzzi Langhi

Maurizio Sciaudone