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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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22/01/2014

AMAG, perché 6 milioni abbonati al Comune?

La triste storia di 6 milioni di euro di bollette non pagate, ma che l'ex Presidente Bianchi preferisce inertizzare. Chi è il debitore? Il Comune! Interpellanza PDL-FI- FdI

   

AMAG, perché 6 milioni abbonati al Comune?

Interpellanza
(ai sensi dell’art. 57 del Regolamento del Consiglio Comunale)

 

 

Oggetto: Crediti AMAG nei confronti del Comune e allocazione a bilancio

I sottoscritti Consiglieri comunali hanno acquisito, attraverso la lettura di diversi articoli giornalistici, resi anche sotto forma di interviste rilasciate a più testate da parte dei vertici amministrativi dell'Amag spa, che il bilancio 2012 del gruppo è stato chiuso con un disavanzo di oltre 4 milioni di euro.
Il disavanzo si sarebbe generato per una manovra condotta dal Presidente Pietro Bianchi - illegittimamente nominato con decreto del sindaco, ora decaduto e non più rinominabile - che, a fronte di un potenziale avanzo di circa 2,5 milioni, avrebbe di fatto neutralizzato un credito vantato nei confronti del Comune di Alessandria di circa 6 milioni di euro per bollette impagate ed altri importi. Se questa fosse effettivamente la causa del disavanzo di Amag sarebbe logico ritenere di porsi alcune domande:
- il Comune ha scelto la procedura semplificata e quindi per i debiti precedenti al 31 dicembre 2011 i fornitori (come l'Amag) possono accettare la svalutazione di quanto loro dovuto dal 40% al 60%. Potrebbe però verificarsi che il singolo creditore non accetti l'offerta e obblighi il Comune, attraverso la gestione dei commissari dell'OSL, a finanziare il 100% del dovuto. Amag, quindi aveva la facoltà di svalutare il proprio credito, come quella di mantenerlo inalterato. Ciò che appare del tutto fuori luogo è di averlo neutralizzato.
- Se ciò, in effetti, è particolarmente conveniente per il Comune che detiene circa il 75% del capitale Amag, diventa del tutto inadeguato per il gruppo Amag e per gli altri detentori di quote di capitali, cioè diversi Comuni, che si vedono lesi in un loro diritto a favore del socio di maggioranza.
- Di norma, al fine di non perdere il credito, in questi casi lo si mantiene, magari ripartendolo triennalmente. Operazione che di fatto non avrebbe generato disavanzo nel 2012 e avrebbe consentito ad Amag di mantenere la remunerazione del servizio reso, pur se diluito in un tempo più lungo.
- Del resto il Comune di Alessandria poteva anche decidere, al fine di pagare il debito con Amag, di alienare quote a favore degli altri soci, che potrebbero ora chiedere tale smobilizzo in loro favore al fine di non perdere valore.
- Infine una società in disavanzo rischia di vedersi ridurre drasticamente il merito di credito ed i fidi bancari, con le gravi conseguenze che ognuno può ipotizzare, specie in un momento di grave crisi in cui la solvibilità delle famiglie e delle aziende è ridotta o ritardata.
Comunque appare oltremodo incomprensibile la scelta dei vertici aziendali all'inizio descritta.

 

I sottoscritti dunque chiedono

 

alla sindaca se intende chiarire questi aspetti e se non ritenga di indirizzare l'azienda e i propri vertici alla revisione della sopra descritta decisione.

 

 

Piercarlo Fabbio
Presidente gruppo PDL


L’interpellanza si intende sottoscritta anche dai colleghi:
Emanuele Locci
Davide Buzzi Langhi
Maurizio Sciaudone
Teresa Curino

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria