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Domenica 5 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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16/10/2013

Bilanci: le nostre ragioni in aula

Il PDL espone, attraverso gli interventi di Locci, Sciaudone, Buzzi Langhi e le conclusioni del Presidente Fabbio le proprie valutazioni in 10 punti. Eccole

   

Bilanci: le nostre ragioni in aula

Le nostre ragioni sui bilanci di previsione 2012 e 2013
e sui bilanci pluriennali 2012-2014 e 2013-2015

Consiglio comunale del 15 ottobre 2013
 

Intervento del PDL in aula - sintesi

Premessa

Secondo la norma riformulata del testo unico degli Enti Locali, il Comune di Alessandria che ha deliberato il dissesto nel secondo semestre dell'anno 2012, anziché presentare un bilancio di previsione stabilmente equilibrato entro l'esercizio di adozione del dissesto, può avvalersi della facoltà di presentare un'ipotesi di bilancio stabilmente equilibrato nell'esercizio successivo, cioè il 2013. La Commissione Ministeriale ha fissato una prima data limite al 17 agosto 2013, poi, dietro richiesta del Comune di Alessandria, al 15 ottobre 2013

L'obiettivo è stato raggiunto? No. Vediamo alcune cause

 

1) il bilancio 2013, che dovrebbe essere in equilibrio, non lo è: compensa 12 milioni di euro del disavanzo 2012 e chiude virtualmente in pareggio, ma registrando un’entrata straordinaria di 43 milioni di euro (che nel 2014 non ci sarà più) e un’alterazione nella previsione di entrata di altri 20 milioni (1), come abbiamo avuto modo di dimostrare durante la dichiarazione di voto finale durante il Consiglio Comunale del 15 ottobre 2013. Il documento andrà sottoposto ora alla Commissione del Ministero dell’Interno, che, a legislazione vigente, non potrà che orientare la procedura alla nomina di un commissario, pur nel rispetto dei tempi che sono nell’ordine di almeno un semestre, salvo che questa maggioranza non ritenga di lasciare prima il governo della città o che intervengano nuove norme a favore del Comune di Alessandria.
2) Nel bilancio 2013 il pareggio è ottenuto inserendo in modo artificioso (pur senza raggiungere l’obiettivo come abbiamo spiegato sopra) 32 milioni (oltre all’alterazione nell’entrata di 20 milioni), cui vanno aggiunti gli 11 milioni del fondo di rotazione per i Comuni in pre-dissesto, facoltà questa allargata in un secondo tempo anche ai Comuni in dissesto. I 32 milioni costituiscono il credito vantato dal Comune sul 2011, ma anche un uguale debito, che però non viene iscritto a bilancio, se non in un fondo di svalutazione per il 50%. Questa è un’irregolarità inspiegabile e grave, e per nulla chiarita dall’intervento dei Revisori dei Conti.
3) La spesa però anziché calare sale: nel 2011 era 105 milioni, nel 2012 è stata di 106, nel 2013 di 109 (si può considerare abbastanza consolidata una previsione fatta in ottobre), ma rilevando la non iscrizione nelle uscite dei 32 milioni, il disavanzo sarebbe di 44 milioni!
4) Dove andrebbero cercati i 32 milioni? In un fondo di svalutazione – un conto di transito – essendo noi certi di dovervi provvedere, vista la delibera 167 del luglio 2013 dell’OSL.
5) Ci interessa però moltissimo anche il 2014, un vero bilancio di previsione. I suoi dati sono già contenuti nel pluriennale 2012-2014 e in quello 2013-2015. Troviamo i 32 milioni? No. Troviamo la ripartizione triennale del debito di 44 milioni? No. E perché dovremmo poter votare un bilancio falso? Troviamo invece una riduzione “impossibile” di spese pari a 24 milioni di euro.
6) Chiudere il 2014 pensando di poter spendere solo 85 milioni non è un atto di realismo, ma solo un sogno o una mistificazione comunicativa per far credere ancora qualcuno nelle capacità di questa Amministrazione. È il 22% in meno di una spesa rigida, ove ridurre significa, ad esempio tagliare 17 milioni di spesa per beni e servizi. Anche volendo non ci sarebbe il tempo e la città rischia di andare a rotoli, dovendo già scontare gli effetti di una drammatica crisi economica.
7) Facciamo solo un esempio: il personale del Comune perde, tra il 2013 e il 2014 circa 1,5 milioni di spesa sulle previsioni. Sarebbe un sacrificio raggiungibile pensando al non rientro dal turn-over pensionistico e ad eventuali processi di prepensionamento (per i quali già scontiamo ritardi, comunque). Peccato che nelle previsioni definitive dell’esercizio in corso, la spesa già superi i 30 milioni di euro. Come fare a credere dunque al dato dell’ipotesi di bilancio stabilmente equilibrato, riferito al 2014? Basta guardare il pluriennale per scoprire la verità, che in conclusione significa 6 milioni in meno. A rischio a questo punto sono 100 lavoratori “comunali”?
8) Gli Investimenti sono irrisori: nel quadriennio 2008-2011 la nostra amministrazione che credeva veramente nello sviluppo toccò i 165 milioni di investimenti. Ora si raggiungeranno i 2,5 nel triennio! Occorre dar sfogo all’iniziativa privata: da questo punto di vista la ripresa del progetto di costruzione del parking sotterraneo di piazza Garibaldi aggiungerebbe circa 19 milioni di capitali privati investiti sul territorio. Ne abbiamo urgente bisogno.
9) Le alienazioni per ora sono sulla carta. Non sono iscritte a bilancio (né potrebbero esserlo). Un’altra dimostrazione che gli attuali amministratori non credono fino in fondo a questa opportunità, che però noi cogliamo come unico atto di possibile realismo.
10) Occorre al più presto costruire la provvista per l’OSL, accelerando le alienazioni come detto in sede di discussione del Rendiconto 2011 ed iniziando un nuovo percorso: la realizzazione di introiti da vendita di concessioni.

Piercarlo Fabbio
Presidente Gruppo PDL


(1) Si è notato e spiegato, durante la dichiarazione di voto finale, che il Bilancio di Previsione 2012, nella parte Entrata al Totale del Titolo III – entrate extratributarie, facesse registrare i seguenti dati:
Previsioni definitive esercizio in corso (2011) 33.427.865,00;
Previsioni di competenza per l’esercizio 2012 13.484.593,00.
Ciò significa che nel corso del 2012 si sarebbero incassati 13,4 milioni.
Ne consegue che nel Bilancio di Previsione 2013, nella parte Entrata al Totale del Titolo III – entrate extratributarie, le previsioni definitive dovrebbero essere pari a 13,4 milioni, invece leggiamo: 33.427.865,00 (esattamente come sopra per il 2011) che vengono poi assommate a 11.025.291,00 e danno somme risultanti per 44.453.156.
Ciò significa che, utilizzando sempre il dato 2011 come riferimento (particolare confermato dai revisori dei conti in aula, ma non dall’assessore che aveva invece precedentemente parlato di “2011 su 2012” e “2012 su 2013”) l’entrata 2013 si gonfia artatamente di 19,943 milioni di euro. Sono i 20 di cui parliamo sopra.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria