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Domenica 5 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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19/09/2013

Trenta 'cuoche' a casa. Perché?

Non si può affidare il servizio mensa negli asili nido e nelle materne a coloro che da anni lavorano a tempo determinato per il Comune? La soluzione ci sarebbe: è quella cooperativistica, ma la giuntarossa ne vuol sapere? Interpellanza di Fabbio

   

Trenta 'cuoche' a casa. Perché?

Le storie di coloro che hanno perso il posto a seguito di strampalate decisioni della giuntarossa si stanno affastellando giorno dopo giorno. La questione più grave, però è che nulla viene fatto per recuperare uno spazio di lavoro a queste persone, molte monoreddito, che si trovano improvvisamente senza salario e senza ammorizzatori sociali, grazie all'inazione di una Giunta priva di ogni politica industriale seria e solo zeppa di lamentele e di tentativi di dare la colpa a destra, a sinistra, in alto o in basso. Con l'interpellanza che segue, oltre a mettere in luce la situazione di circa una trentina di cuoche (ma è riduttivo considerarle solo tali, perchè molte erano le funzioni da loro svolte nelle strutture comunali fino al giugno scorso), per l'ennesima volta chiediamo alla sindaca di risponderci su legittime domande riguardanti possibili soluzioni per detto personale. Risponderà senza bugie ed infingimenti? Finora non è sempre successo così...

 

Interpellanza
(ai sensi dell’art. 57 del Regolamento del Consiglio Comunale)
 

 

Oggetto: ex dipendenti precari Costruire Insieme-collaboratori socio-educativi

La ristrutturazione dell’azienda speciale illegittima “Costruire Insieme”, avvenuta nell’agosto 2013, ha prodotto la reinternalizzazione di alcuni servizi come gli asili nido e le scuole materne, ma anche la sensibile riduzione dell’offerta di posti e di strutture per le famiglie che desiderano usufruire di detti servizi. In aggiunta si è verificata un’ulteriore modifica – peraltro neppure comunicata al Consiglio Comunale – riguardante la cucina degli asili nido non più gestita da personale precario, tradizionalmente assunto a tempo determinato, ma da operatori Aristor.
Complessivamente a una trentina di collaboratori socio-educativi non verrà più offerto lavoro e soprattutto tenderà a ridursi quel patrimonio di professionalità ed esperienze che aveva costituito un elemento portante della qualità complessiva dei servizi da 0 a 6 anni e sul quale l’Amministrazione da tempo aveva investito risorse ed attenzioni.
Vi sono casi di reiterazione di contratti a TD che proseguono dal 2004, altri anche precedenti, che rasentano i vent’anni di servizio, pur interrotto nel periodo estivo.
Peraltro il personale di cui sopra non godeva di particolari condizioni di privilegio essendo obbligato – salvo il caso dell’Amministrazione Fabbio, con una graduatoria triennale – a selezioni pubbliche ogni anno.
Le stesse funzioni svolte all’interno delle strutture degli Asili Nido e delle scuole materne, non terminavano con la confezione dei pasti, ma le operatrici offrivano un profilo molto più complesso: scodellamento, somministrazione, pulizia dei locali cucina e dei locali ludico-educativi, dei servizi igienici, co-presenza per l’intero arco di tempo del servizio, custodia, ecc.
Probabilmente l’intero complesso di tali funzioni non può venire erogato dal personale Aristor, che rischia di trovarsi nelle stesse condizioni del personale CSI rispetto alle funzioni svolte dal Sit e contrabbandato comunicativamente come un risparmio a fronte di un servizio equivalente. Già fin d’ora si è verificato non essere così.
Tra l’altro la eventuale minore spesa, ove si realizzasse – ma lo ripeto non esistono comunicazioni puntuali da parte dell’Amministrazione – potrebbe essere perseguita anche con altri strumenti, come il cooperativismo, che consentirebbe di ridurre i costi senza perdere occupazione.
Occorrerà tenere in considerazione altri due aspetti: la statalizzazione delle materne comunali, che rischia di non tenere in nessun conto il servizio reso dalle precarie in questi anni e i profili applicativi del Decreto Dalia, che espone l’Amministrazione ad un costoso contenzioso assolutamente poco opportuno.
Tutto ciò premesso il sottoscritto Presidente del Gruppo consiliare PDL

 

INTERPELLA
 

la sindaca per conoscere:
- quali provvedimenti si intendano adottare in materia di rinnovo dei contratto di lavoro per il suddetto personale;
- se l’affidamento a cooperative composte da personale già dipendente sia una soluzione possibile a regime
- a quale personale sono affidate le funzioni del profilo sopradescritto che, in assenza di puntuale comunicazione, non paiono essere svolte da altro personale

 

 

 

Piercarlo Fabbio
Presidente gruppo PDL

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria