Le fontane senz'acqua? Ultima dimensione del decoro urbano. E perché rimangono tali in una città tra due fiumi? Per mancanza di "liquidi". E dire che non sarebbe necessario molto, ma tutto in Alessandria è ormai giustificato da un grande alibi, quello del dissesto, che serve a motivare anche la più cretina delle castronerie. Così, a fronte di giornali che si cominciano ad occupare della cosa, anche il PDL, a firma del suo Presidente, Piercarlo Fabbio, ha presentato un'interpellanza alla sindaca per conoscere quali intenzioni abbia un'Amministrazione che, a fine maggio ormai fuori dal pericolo ghiaccio, presenta ancora una città con fontane desolantemente vuote ed una fotografia delle aree verdi francamente pessima. Ecco il testo dell'interpellanza sullo stato di fontane e fontanelle.

Interpellanza

(ai sensi dell’art. 57 del Regolamento del Consiglio Comunale)

Oggetto: Fontane e fontanelle pubbliche: messa in funzione

 Da "la Stampa" del 16 maggio 2013, pur nella esposizione di numeri di fontane e fontanelle pubbliche non aderenti al vero, e quindi necessitanti di correzione da parte dell'Amministrazione Comunale, magari attraverso il proprio Ufficio Stampa, si viene a sapere che, a fronte della desolante situazione delle fontane senz'acqua o a quella di alcune che hanno bisogno di rapide opere di pulizia, l'ing. Marco Neri - peraltro anche vicepresidente dell'Amag in sospetto conflitto d'interessi - sta valutando "i singoli consumi d'acqua e i relativi costi (di fontane e fontanelle, ndr) e decidere come intervenire".

Intanto allo scrivente pare assai strano che l'ing. Capo e vicepresidente AMAG non abbia ancora nel maggio 2013 idea di quanto i due uffici tecnici ai quali direttamente o indirettamente sovrintende, conoscono da tempo avendo, negli ultimi anni, fatto egregiamente funzionare fontane e fontanelle, non a caso sancendo e gestendo un contratto di servizio firmato il 29 luglio 2011, che prendeva le mosse da una delibera di Giunta del 7 ottobre 2009 (con parere di regolarità tecnica favorevole del medesimo ing. Marco Neri e del direttore contabile dott. Antonello Zaccone) e affidava alla stessa AMAG il servizio per tre anni al costo di 90.000 euro (IVA inclusa).

Con quale atto poi il servizio sia stato internalizzato (cioè pensato per essere gestito in economia) in corso di vigenza, anche perché non è a conoscenza dello scrivente la presenza di Deliberazioni di Giunta o determine dirigenziali atte ad annullare le precedenti decisioni di pari livello. In caso l'annullamento sia avvenuto con semplice nota, il sospetto di conflitto d'interessi dell'ing. Marco Neri diventerebbe imbarazzante certezza. Peraltro non è a conoscenza dello scrivente che il Comune possegga al proprio interno professionalità in numero sufficiente e strumenti per affrontare in economia tale servizio.

In aggiunta appare perlomeno strano che il "costo" (non specificato diversamente) del laghetto-fontanella di corso IV Novembre raggiunga i 20.000 euro l'anno (anche a fronte di una spesa complessiva di 90.000 euro compresa di pulizia, manutenzione, riparazione guasti, analisi) e che in questo caso si possa più logicamente pensare ad un guasto o ad una perdita, che poi dovrebbe essere lo stesso ufficio tecnico a cui presiede l'ing. Neri a dover riparare per far risparmiare tali costi al Comune.

Tutto ciò premesso l'interpellante

chiede alla sindaca

quali siano le intenzioni dell'Amministrazione Comunale, indipendentemente dalle convinzioni tecniche espresse nell'articolo citato, proprio a causa dell'assenza di dichiarazioni e quindi di indirizzi politici che per tali decisioni dovrebbero prioritariamente essere adottati.

                                                                                     Piercarlo Fabbio

                                                                                                Presidente Gruppo PDL