Dopo l'ultima conferenza stampa a "porte chiuse" per i dipendenti Aspal
(forse fidando che i giornalisti non avrebbero detto nulla) l'assessore
dimissionato (quasi) Bianchi si è superato. Non ce n'era bisogno, direte voi.
Eppure lo ha fatto lo stesso. Spinto da chissà quale mente politica, ha sparato
nel mucchio: le colpe sarebbero delle assunzioni clientelari. Ah, bella questa.
E quante sarebbero? Quali? Fuori i nomi, signor quasi ex assessore! In altri
Comuni per gli stessi servizi si usano meno persone. Dove? A Verbania. Ah, beh,
Verbania ha 31.000 abitanti, Alessandria 95000. Avete idea che paragoni? A
Mantova per esempio non hanno alcun addetto per i musei. Scusi, dove? A Mantova,
una delle più belle città d'arte italiane, che ha almeno una quindicina di musei
e rivaleggia con quelli di Milano con il Palazzo Te, cosa fanno: lasciano aperte
le porte, e tutti dentro, senza neppure dare la polvere? I conti dell'Aspal poi
sono certificati da un collegio di revisori dei conti che sa il fatto proprio,
difficile che siano fuori legge come spiegato anche dal notaio Oneto. Così come,
pur essendo politicamente da noi lontana, abbiamo sempre considerato di buon
livello il lavoro della direttrice di Aspal, che se oggi difende l'occupazione
lo farà certamente a ragion veduta e noi siamo d'accordo con lei. Al Cda e al
Presidente Rogna dichiariamo la nostra solidarietà perché han fatto ben più di
ciò che ad essi era richiesto. Sinceramente, infine, non capiamo perché una così
repentina accelerazione nei confronti dei lavoratori Aspal, pur se comprendiamo
la gravità della situazione a seguito della nota del Ministero dell'Interno che
boccia il bilancio stabilmente equilibrato adottato dalla maggioranza di
sinistra del Consiglio e che presenta tali e tante falle, da non essere semplice
la sua correzione.
E poi le impiegate in Alessandria non si cambiano il toner nelle
stampanti o fotocopiatrici, perché lo deve fare il Sit, quindi è uno spreco. Ma
il Bianchi, che pensavamo almeno per il colore compensasse la Rossa, sa che
esistono protocolli di rischio chimico per i lavoratori oppure immerso nel
bilancio disequilibrato che ha propinato al Ministero per equilibrato non se ne
è accorto? Peraltro si vada a vedere uno studio effettuato dalla nostra
Amministrazione in materia di fotocopiatrici, stampanti e tutela dell'ambiente,
e troverà come risolvere il problema, ma anche quanto dovrà spendere per farlo
in fretta.
Noi cerchiamo di aiutarlo e lui continua a sbagliare. Pazienza. Intanto
si legga la relazione dell'ex Direttore del Personale sull'operato degli anni
2007-2012 e così avrà dati certi e non battute da avanspettacolo della politica.
I dipendenti del Comune sono infatti passati da 862 a 697. Stupito? Veda un po'
cosa ha fatto Verbania e Mantova (che di abitanti ne ha 48.000) e poi vada
all'AMAG, possibilmente senza fare troppi danni, in quanto l'azienda, che va
bene di suo, non ne ha bisogno.
Piercarlo Fabbio
Presidente PDL
Comune di Alessandria
Il “risanamento aziendale” del Comune di Alessandria.
Relazione sulle spese del personale e la dotazione organica dell’ente
(2009/2012).
Sono necessarie alcune premesse:
- il sottoscritto è stato il responsabile della Direzione Risorse
Umane, Organizzazione e Stipendi del Comune di Alessandria da Febbraio 2009 a
Maggio 2012;
- nel periodo precedente, a partire da Giugno 2007, con un incarico di
Alta Specializzazione ex art.110 comma 2 del D.lgs n.267/2000, è stato
responsabile dell’Unità Organizzativa Autonoma Studi e Progettazione la quale si
è occupata del rifacimento e della razionalizzazione dell’organigramma dell’Ente
e del regolamento degli Uffici e dei Servizi;
- i dati tecnici riportati nella presente relazione sono desunti dai
consuntivi e dai bilanci di previsione dell’ente nonché da atti e procedure
amministrative degli uffici e pertanto completamente verificabili;
- la relazione confronta la situazione attuale dell’ente in rapporto
con quella degli anni precedenti individuando il relativo “trend” del Comune di
Alessandria per quanto riguarda le spese del personale e la dotazione organica
dell’Ente;
- questa relazione non ha e non vuole avere alcun messaggio
“politico”; è solamente una reale analisi ossia una “fotografia” di quanto e di
come la Direzione Risorse Umane del Comune di Alessandria, tra mille sforzi e
“bastoni fra le ruote” da parte di “politici” e “dirigenti” abbia invece
ottenuto, in un Comune che si è trovato addirittura in dissesto, un efficace
risanamento aziendale; in pratica, a differenza di quanto avviene tra la
stragrande maggioranza dei politici e dei dirigenti comunali
alessandrini…..FATTI e NON PAROLE;
- va precisato che non sono presi in considerazione, poiché di
competenza di altre Direzioni/uffici, i dati analoghi riferentesi alle varie
partecipate dell’ente.
Di seguito un’analisi sulle principali voci che hanno contribuito,
come vedremo in dettaglio, alla notevole diminuzione delle spese del personale
dell’ente:
Per quanto riguarda i pensionamenti il sottoscritto nel 2009 ha approntato un
apposito regolamento denominato “Collocamento a riposo e trattenimento in
servizio” il quale, riprendendo le novità della normativa dettata dall’art.72
della Legge n.133/2008, ha materialmente dato la possibilità all’Amministrazione
di poter snellire la dotazione organica dell’ente permettendo ai dipendenti ed
ai dirigenti di poter usufruire delle finestre pensionistiche in tempi più brevi
e nello stesso tempo di collocare a riposo coloro i quali, per legge, avessero
raggiunto le caratteristiche richieste.
Tra l’altro, dopo la riforma pensionistica introdotta dal Governo Monti, che
di fatto, con un’inversione di tendenza rispetto al passato, ha innalzato
notevolmente l’età anagrafica utile per il collocamento a riposo dei dipendenti
pubblici, le procedure avviate dalla Direzione Risorse Umane dal 2009 a Maggio
2012 (che produrranno i loro effetti anche per tutto il 2012), in applicazione
della passata normativa e del regolamento sopracitato hanno permesso a decine di
colleghi di andare in pensione con la vecchia normativa che comporta sicuramente
dei vantaggi rispetto alla nuova (addirittura con la nuova normativa in molti
avrebbero dovuto rimanere in servizio ancora per parecchi anni per poi prendere
lo stesso assegno pensionistico che percepiscono ora).
Nella tabella successiva trovate i pensionamenti in dettaglio; i dipendenti
sono divisi per le varie categorie d’appartenenza
PENSIONAMENTI 2009-2012
ANNO |
A |
B |
C |
D |
Tot. DIPENDENTI
(A+B+C+D) |
Tot.
DIRIGENTI |
TOTALE
(Dip. + Dir.) |
2009 |
0 |
3 |
5 |
3 |
11 |
2 |
13 |
2010 |
0 |
3 |
8 |
8 |
19 |
0 |
19 |
2011 |
2 |
2 |
10 |
4 |
18 |
1 |
19 |
2012 (stima) |
1 |
7 |
7 |
2 |
17 |
2 |
19 |
TOTALE |
3 |
15 |
30 |
17 |
65 |
5 |
70 |
La stima sul 2012 si riferisce ai pensionamenti già effettuati e a quelli in
programmazione per i quali è già stata comunque presentata la domanda ed
individuata la data di cessazione.
Va premesso che qualsiasi P.A. ha un flusso di mobilità/comandi sia verso
l’esterno (cioè personale che si trasferisce in altre P.A.) che verso l’interno
(cioè personale che arriva da altre P.A.)
In questa analisi si è considerato la differenza tra queste due flussi di
personale con i seguenti risultati:
Anno 2009 = +1
Anno 2010 = +6
Anno 2011 = +4
Cioè il saldo è ampiamente positivo con una maggioranza delle
mobilità/comandi verso l’esterno, che ha naturalmente prodotto un risparmio di
spesa.
Questo è stato possibile grazie ad una accorta politica da parte della
Direzione Risorse Umane
d’incentivazione, di snellimento burocratico delle procedure, di
coinvolgimento sia nei confronti dei Dirigenti preposti a rilasciare il relativo
nulla-osta sia della Giunta Comunale al fine di accelerare i necessari atti
deliberativi.
- Riduzione progressiva dei Dirigenti:
A partire dall’anno 2009, sia attraverso l’utilizzo delle risoluzioni
consensuali che dei pensionamenti, si è proceduto ad una diminuzione costante
del numero dei Dirigenti e della relativa dotazione organica.
La risoluzione consensuale è in pratica un pensionamento anticipato rispetto
alle caratteristiche anagrafiche e contributive detenute dai dirigenti
interessati che produrrebbero invece un collocamento a riposo molto più avanti
negli anni; come ho avuto modo di spiegare pubblicamente in alcune Commissioni
Consiliari, è da ritenersi un’ottima soluzione nel medio-lungo periodo poiché
nel breve invece, solitamente per i primi due/tre anni successivi all’accordo,
prevede una spesa a bilancio per l’ente; a partire dall’anno 2012, non
risultando più alcuna rata a carico dell’ente, i benefici del risparmio si
potranno sentire al 100%.
Per fare un esempio esaustivo se anticipiamo il pensionamento di un Dirigente
a 60 anni anziché 67 e questi costa all’ente euro 100.000 all’anno e magari
abbiamo concordato una risoluzione consensuale del valore corrispondente ad una
annualità avremo a regime un risparmio netto di n.6 annualità corrispondenti ad
euro 600.000.
La dotazione (dal 2007 ad oggi) è scesa da n.22 a n.14 (nel 2011) posizioni
dirigenziali previa razionalizzazione dell’organigramma dell’ente attraverso
progressive riduzioni/accorpamenti delle Aree e delle Direzioni.
Dopo il termine dell’incarico, con il cambio dell’amministrazione ed a causa
delle sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità, di n.4 Dirigenti
a tempo determinato ed il pensionamento di n.2 Dirigenti nel mese di Maggio
2012, sono attualmente in servizio solamente n. 8 Dirigenti a tempo
indeterminato.
In definitiva la Direzione Risorse Umane ha portato a compimento n.4
risoluzioni consensuali e n.5 collocamenti a riposo per un totale di n.9
Dirigenti in meno rispetto al passato.
Per farvi un’idea realistica del risparmio a bilancio per il Comune di
Alessandria vi invito a verificare gli emolumenti annuali sul sito web del
Comune alla voce “Operazione, trasparenza, valutazione e merito” (peraltro la
corretta pubblicazione dei dati e gli adempimenti voluti dal Ministero della
Funzione Pubblica erano di competenza del sottoscritto).
- Riduzione progressiva dei Dipendenti:
Attraverso una politica delle Risorse Umane tendente a favorire le mobilità
esterne e ad agevolare i pensionamenti si è raggiunto una drastica riduzione del
personale dipendente a tempo indeterminato.
Le sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità 2010 (da scontare
nell’anno 2012 come stabilito dalla Corte dei Conti Piemonte) ed il probabile
divieto d'assunzioni anche per il 2013 porteranno invece quasi ad un’azzeramento
dei dipendenti a tempo determinato e di alcune tipologie di lavoro flessibile
come i Co.co.co, i co.co.pro., etc.
Dalla seguente tabella si può evincere la costante e progressiva
diminuzione del personale:
PERSONALE 2009-2012
Anno
(riferimenti al 31
Dicembre) |
Dipendenti a Tempo
Indeterminato |
Dipendenti a Tempo
Determinato |
Dirigenti (sia a
T.I. che a T.D.) |
Totale Dipendenti |
2008 |
760 |
84 |
18 |
862 |
2009 |
748 |
92 |
16 |
856 |
2010 |
722 |
96 |
15 |
833 |
2011 |
702 |
63 |
14 |
779 |
2012 (stima) |
683 |
6 |
8 |
697 |
Il dato dei T.D. tiene conto del termine dei contratti nel 2012 di n.19
cosidetti “Bassanini” (ex art.90 del D.lgs n.267/2000) , di circa n.40 Educatori
e dei Dirigenti a T.D.
Pertanto nel 2012 il totale dei dipendenti del Comune di Alessandria scenderà
al di sotto di quota 700.
- Applicazione delle Leggi:
L’ applicazione ed il rispetto delle normative sempre più stringenti (leggasi
principalmente riforma “Brunetta” e manovre finanziarie “Tremonti” prodotte
principalmente negli anni 2009 e 2010) ha mirato a far decrescere le spese
dell’ente ed a far rispettare i sempre più rigorosi principi giuridici e
contabili sulle spese del personale.
Passiamo all’analisi dei costi con la seguente tabella:
SPESA PERSONALE 2003
– 2012 (*) |
|
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2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
|
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(stima) |
27,339 |
29,069 |
29,560 |
29,834 |
30,191 |
31,712 |
31,849 |
31,907 |
29,605 |
28,000
|
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Le cifre sono espresse in milioni di Euro
(*) dati riferiti all’intervento 01 “Spese del Personale” del
Titolo I, tratti dai rendiconti della gestione
|
La stima sull’anno 2012 è stata calcolata tenendo in considerazione i
seguenti fattori (che portano ad una ulteriore drastica riduzione rispetto al
2011):
- terminano i loro contratti circa n.40 educatori
- terminano i loro contratti n.19 “bassanini”
- terminano i loro contratti n.5 Dirigenti
- sono terminati i pagamenti per le tranche riferentesi alle risoluzioni
consensuali dei dirigenti
- sono stati o saranno collocati a riposo n.17 dipendenti e n.2 Dirigenti
- altre tipologie di spesa per il personale, come per esempio i cantieri di
lavoro, effettuate negli anni passati non saranno più possibili
Le sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità 2010 (da scontare
nell’anno 2012 come stabilito dalla Corte dei Conti Piemonte) ed il probabile
divieto d'assunzioni anche per il 2013 porteranno quindi ad un’azzeramento dei
dipendenti a tempo determinato e di alcune tipologie di lavoro flessibile come i
Co.co.co, i co.co.pro., etc.
A consuntivo il blocco d’assunzioni per l’anno 2012 porterà ad un risparmio
di spesa del personale quantificabile in soli mesi 7 (poiché i t.d. hanno
lavorato fino a Maggio 2012).
Pertanto il dato sul 2013 sarà sicuramente ancora più basso del 2012.
Siamo quindi di fronte ad un contesto (brevemente riassunto) di forti
diminuzioni da parte dell’ente della dotazione organica dei dipendenti e dei
dirigenti e del relativo totale del personale in servizio, degli incarichi
esterni, etc.
Il Comune di Alessandria è in dissesto ma per quanto riguarda le
spese del personale, in riferimento agli ultimi dati del consuntivo 2011, ha
diminuito l’intervento 01 di circa 2,5 milioni di euro rispetto al 2010 e si
appresta a diminuirlo nel 2012 rispetto al 2011 di circa 1,5 milioni di euro.
Questa politica di “risanamento aziendale” ideata ed avviata dal
sottoscritto tramite un preciso programma ha portato le spese del personale (che
sono quasi ovunque circa 1/3-1/4 delle spese correnti e quindi una parte
considerevole dei bilanci comunali) al di sotto del livello dell’anno 2004 e
molto vicine a quelle addirittura dell’anno 2003.
Negli ultimi 3 anni si sono recuperate le maggiorazioni sulle spese
del personale effettuate praticamente in un decennio che ha visto alternarsi gli
opposti schieramenti politici.
Quindi, in un ente in dissesto tecnico e che ha sforato il patto
stabilità 2010 ed in sostanza anche quello dell’anno 2011, abbiamo ottenuto come
Direzione Risorse Umane una performance sulle spese del personale paragonabile
ad un “ente virtuoso” che ha pochi precedenti addirittura a livello nazionale
(solitamente gli enti in dissesto e/o con bilanci in “super-rosso” hanno spese
del personale altissime ed aumentate proprio negli ultimi anni prima di arrivare
al “default”).
I debiti sono alle stelle ed il bilancio in rosso ma, per quanto
riguarda le spese del personale (non a parole ma con i fatti, ripeto) il
risanamento aziendale è già stato attuato.
Infatti MAI, nelle svariate delibere ed approfondimenti tecnici, la
Corte dei Conti Piemonte ha nominato le “spese del personale” tra i fattori
negativi di questo Ente anzi ha ribadito, a pagina 62 della recente pronuncia di
dissesto, che tra i dieci parametri di deficitarietà quello riguardante le spese
di personale risulta essere uno dei pochi rientrante nelle soglie previste dalla
Legge.
Ritengo doveroso ricordare l’ottima ed intensa collaborazione avuta
con i Revisori dei Conti dell’ente, i quali hanno potuto verificare la bontà dei
risultati raggiunti sulle spese del personale.
E per tutti questi motivi voglio pubblicamente ringraziare i
dipendenti della Direzione Risorse Umane che hanno contribuito al raggiungimento
di tale "prestigioso" obiettivo che NULLA e NESSUNO potrà mai cancellare.
Alessandria, 30/06/2012
Dr. Antonio Pino
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