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Mercoledì 8 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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05/02/2013

Come ti frego la maestra!

Con un'interpellanza, Fabbio e il PDL, entrano ancora una volta nel tema dei servizi 0-6 anni. Quale futuro per 88 unità lavorative oggi in distacco funzionale a Costruire Insieme? Ecco alcune ipotesi

   

Come ti frego la maestra!

L’antefatto succede in agosto, quando la Giunta, supportata dalla propria maggioranza, con esclusione dell’IDV, decide di costituire una nuova Azienda Speciale. Si chiama “Costruire Insieme” e gestirà i servizi 0-6 anni del Comune: nidi e materne comunali. Peccato che la legge impedisca ai Comuni di istituire nuove aziende, siano in dissesto come il nostro, ma anche contabilmente sani. E’ una delle norme del governo Monti, ma l’escamotage interpretativo (secondo noi comunque traballante, se non addirittura inapplicabile) è quello di liquidare un’azienda, l’Aspal, per poi crearne una nuova.
C’è un problema di personale e da subito il Consiglio Comunale se ne accorge. Il rischio è che 88 dipendenti del Comune, che hanno superato regolare concorso, finiscano per essere assorbiti dalla nuova azienda e poi non possano rientrare per effetto delle sanzioni del patto di stabilità che il Comune sta pagando e pagherà ancora per qualche anno. Allora vengono decise due cose: chiedere un parere alla Corte dei Conti (che il Sindaco non richiederà alla faccia delle decisioni del Consiglio) per verificare se “Costruire insieme” sia stata costituita in piena legittimità e possa quindi continuare e che gli 88 dipendenti saranno temporaneamente assegnati alla nuova azienda attraverso il meccanismo del “distacco funzionale”, che praticamente non recide il cordone ombelicale attraverso il quale sono legati al Comune.
A novembre però il Comune deve approvare il “Bilancio stabilmente riequilibrato per il 2012”. Si tratta di un preventivo praticamente inutile in termini di programmazione, ma che è arricchito anche da un triennale 2012-2014 che lascia intravvedere alcune linee di tendenza che l’Amministrazione vuole porre in essere.
La delibera collegata al triennale che reca indirizzi per la spesa del personale è una di queste. Il provvedimento porge tutta una serie di indicazioni per giungere ad una spesa di circa 21 milioni di euro nel 2014 (Irap esclusa), rispetto agli attuali 26,5 milioni (una cifra che riporta la spesa del personale ai valori del 2003/2004, dopo che era balzata fino a 32 milioni circa; ricordo che uno dei parametri – mai sforato ma continuamente migliorato - di “definizione degli Enti in condizioni strutturalmente deficitarie” chiede di stare al di sotto del 38% nel rapporto tra spese per il personale e le entrate correnti (93-95 milioni circa)).
E proprio all’interno di detta deliberazione si legge il riconoscimento che gli 88 dipendenti sono in distacco funzionale, ma che il loro posto è presente nella dotazione organica (cioè nel grande registro che contempla le varie posizioni di ogni lavoratore e la sua collocazione nella struttura organizzativa). Tutto bene, vi sarebbe da dire, se non fosse che la temporanea presenza degli 88 dipendenti in “Costruire insieme” viene poi sottesa al fatto che una o più attività dell’impresa potrebbe essere ceduta e con essa i lavoratori addetti dovrebbero seguire (vedi art. 31 d.lgs 165/2001).
In tal caso il Comune prenderebbe due piccioni con una fava: scaricarsi di 88 unità lavorative (un costo di circa 3 milioni di euro l’anno) e raggiungere con più credibilità la soglia dei 21 milioni di spesa.
Ma non sarebbe bene per gli 88 dipendenti che potrebbero trovarsi in condizioni lavorative assai più instabili di quelle che hanno lasciato e con garanzia del posto assai instabile, salvo non si faccia ricorso a clausole di rientro, peraltro, come abbiamo già visto sopra, praticabili non a breve. Ecco dunque, per chiarire, il perché dell’interpellanza.

 

Piercarlo Fabbio

Articolo 31
Passaggio di dipendenti per effetto di trasferimento di attivita'

1. Fatte salve le disposizioni speciali, nel caso di trasferimento o conferimento di attivita', svolte da pubbliche amministrazioni, enti pubblici o loro aziende o strutture, ad altri soggetti, pubblici o privati, al personale che passa alle dipendenze di tali soggetti si applicano l'articolo 2112 del codice civile e si osservano le procedure di informazione e di consultazione di cui all'articolo 47, commi da 1 a 4, della legge 29 dicembre 1990, n. 428.
 

Articolo 2112 del Codice Civile
Mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimento d'azienda

 

 

 

Interpellanza
(ai sensi dell’art. 57 del Regolamento del Consiglio Comunale)



Oggetto: Interpretazione su un passaggio della delibera della Giunta Comunale n. 337 “Bilancio Pluriennale 2012-2014. Linee d’indirizzo per il contenimento della spesa anche in materia di personale” con esplicito riferimento alla situazione di 88 dipendenti comunali attualmente impegnate da “Costruire Insieme”

Nel dispositivo della Delibera in oggetto del 13 dicembre 2012 adottata dalla Giunta Comunale a ranghi completi e all’unanimità, si legge: “DI DARE ATTO altresì delle n.88 unità rispettivamente suddivise in n.60 di cat. C – n.8 di cat. B3 e n.20 di cat. B in distacco funzionale temporaneo presso l’Azienda speciale “Costruire insieme” che risultano ricomprese nella nuova dotazione rideterminata dell’Ente, essendo ancora in essere la fase “sperimentale” dell’attività dell’Azienda speciale, cui dovrebbe seguire la procedura prevista dall’art. 31 del D.Lgs.vo n.165/2001 e s.m.i. sulla cessione di ramo d’azienda;”.
La frase, per un verso rende certo l’eventuale rientro e la conservazione del posto in dotazione organica degli 88 dipendenti interessati, dall’altro apre incerte prospettive agli stessi, nel caso venisse effettuata la cessione del ramo d’azienda ad altra impresa.

Il sottoscritto quindi

interpella la sindaca,

al fine di conoscere:
A) Se è stata assunta la decisione di procedere verso la parcellizzazione e la definitiva esternalizzazione dei servizi 0-6 anni, nonostante la ormai palese illegittimità nella costituzione di “Costruire Insieme”, che, ove rilevata, farebbe nel contempo decadere anche la deliberata liquidazione dell’Aspal;
B) Se, in detto caso, le 88 unità di cui sopra si intendono avviare verso tale nuova destinazione, perdendo così la certezza del posto in Comune e consentendo comunque all’Ente di effettuare almeno una parte quelle consistenti diminuzioni di spesa previste per il personale dalla Delibera citata in oggetto (n. 337).


Piercarlo Fabbio
Presidente Gruppo PDL

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria