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Mercoledì 8 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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20/11/2012

Partecipate: garantire l'occupazione!

Mentre sembra che tutto si sfasci in Amiu, Aristor, Aspal, Atm occorre chiedere all'Amministrazione un piano industriale preciso che parta dalla salvaguardia dei posti di lavoro. Una mozione di Fabbio

   

Partecipate: garantire l'occupazione!

Occorre una politica industriale seria verso le aziende partecipate. Per ora non c’è. E non c’è neppure tanto tempo per realizzarla. In attesa della sua formazione da parte della maggioranza è bene che il Consiglio Comunale inizi a tutelare i più deboli. I lavoratori e le lavoratrici, le loro famiglie, che già soffrono la crisi e non possono anche pagare errori, ritardi, incompetenze.” Così Piercarlo Fabbio, Presidente del Gruppo PDL in Comune, e primo firmatario della mozione che chiede a Sindaco e Giunta di salvaguardare l’occupazione nei processi di revisione delle partecipate che sembrano concretizzarsi. “Vi è un dovere morale: ai nostri potenziali soci avevamo imposto una clausola sociale che consentiva di salvaguardare ogni posto di lavoro ed ogni livello contrattuale precedentemente raggiunto. Sarebbe nopn etico pensare di aggirare, proprio noi, Comune, questo vincolo”, termina Fabbio.
Ecco il testo integrale della mozione:

Mozione
(ai sensi dell’art. 43 del Regolamento del Consiglio Comunale)

 

Il sistema delle partecipate del Comune di Alessandria, in assenza di una mirata politica industriale da parte dell’Amministrazione, rischia di precipitare.

AMIU, dopo l’annullamento delle delibere della Amministrazione precedente, ha passato la fase delle incertezze, caratterizzata dal continuo ritardato od omesso pagamento dei salari, per entrare in quella assai più drammatica dettata dall’art. 2442 del Codice Civile, che prevede la richiesta di strumenti utili alla sopravvivenza dell'azienda o altra decisione.
 

Proprio su questo versante, la legge dispone che siano assunti dai soci proprietari gli opportuni provvedimenti per risanare la situazione aziendale; la scelta di andare verso la liquidazione è una scorciatoia che rischia di rendere ancora più impraticabile il futuro del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani (unica funzione lasciata all’azienda). Resta il fatto che la direzione dettata dalla Giunta Comunale con esplicita deliberazione non appare, in condizioni di dissesto dell’Ente, così facilmente realizzabile. Si rende quindi necessario un ripensamento da parte della Giunta rispetto alla liquidazione della vecchia AMIU, anche alla luce del fatto che tale competenza è affidata dalla legge al Consiglio Comunale (art. 42, comma 2, punto e), D. lgs. 267/2000).
 

Urge un ulteriore approfondimento sulle funzioni da attribuirsi alla nuova AMIU, che già nasce fortemente minata da negative condizioni di contesto.
 

A ciò si aggiunga la vicenda di ARISTOR, che gestisce un servizio nodale per migliaia di bambini, ove il Comune non può certo ritenersi soddisfatto, astenendosi dall’assumere una posizione netta, in quanto concedente una concessione che potrebbe essere rimessa in discussione a fronte della volontà di Compass di liquidare Aristor per ritardi nei pagamenti non totalmente imputabili al Comune di Alessandria ed in considerazione del fatto che l’azienda già incamera direttamente il concorso spese delle famiglie che invece pagano in anticipo. Anche in questo caso vi sono conseguenze sul personale di non poco conto.
 

Non si escluda, in questa trattazione la situazione di ATM. Da tempo necessita di individuare nuovi soci per condurre la sua dimensione aziendale ad un più ampio livello e che non può subire la repentina e non programmata sottrazione dei servizi come è successo per la segnaletica (determinando assurde interpretazioni come quella di interrompere i lavori lasciandoli a metà).
 

Peraltro nel tempo il Comune aveva affidato alle partecipate molte funzioni, che oggi tende a reinternalizzare, proprio perché impossibilitato a gestirle in economia. Condizione che non è cambiata anche alla luce del forte decremento di personale comunale avvenuto nel quadriennio 2008-2012, sceso da 862 unità a 697. Il rischio è quello di affidare comunque all’esterno – a privati – tali servizi, laddove si renderebbe necessario invece rinegoziare condizioni, modalità e costi dei contratti di servizio con le partecipate, al fine di evitare una loro progressiva, ma inarrestabile fine.
 

Si rimane in attesa di sviluppi anche per ASPAL, dichiarata nel mese di agosto scorso “in liquidazione” e fino ad oggi lasciata al proprio destino con funzioni da ricollocare, come quelle del Sit e dei Tributi sulle quali si attendono notizie di iniziative da parte della Giunta eventualmente in termini di proposta al Consiglio.

 

Il Consiglio Comunale di Alessandria
 

è particolarmente preoccupato, oltre che per le prospettive mancanti, come sopra ampiamente descritto, per la situazione occupazionale delle partecipate: tra presunti esuberi, liquidazioni e possibili licenziamenti sono centinaia i lavoratori (e quindi le loro famiglie) interessati ad una linea chiara di politica industriale che quest’organo deve adottare. Innanzitutto, a salvaguardia dell’occupazione,

 

impegna Sindaco e Giunta
 

al rispetto del seguente indirizzo politico: “mantenere inalterati i livelli di occupazioni attuali” nelle partecipate e

 

ritenendo possa essere presa in considerazione da Sindaco e Giunta

 

la possibilità di applicare la cosiddetta “clausola sociale”, accettata da specifici protocolli d’intesa fra le parti (integrativi e confermativi dei contenuti della clausola medesima), che ha contraddistinto il bando di gara per la concessione del servizio di raccolta, trasporto rifiuti e funzioni aggiuntive, e che consente pienamente di “mantenere inalterati i livelli di occupazioni attuali” nelle partecipate,
 

fissa il termine

 

di verifica dello stato di attuazione della presente mozione in non oltre 30 (trenta) giorni dalla sua approvazione.

 

 

Piercarlo Fabbio
Presidente Gruppo PDL


 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria