Si conferma tortuoso il percorso dell'azienda speciale 'Costruire Insieme', costutuita dal Comune dopo la messa in liquidazione di Aspal per occuparsi di servizi educativi 0-6 anni, politiche giovanili e mediazione culturale.

Anche ieri, come già nel precedente consiglio, la maggioranza di centro sinistra, pur approvando il Piano di programma, il bilancio economico di previsione 2012-2014 e lo schema del contratto di servizio, non è stata compatta. L'Idv resta non convinta e si astiene, “soprattutto – spiega Giancarlo Cattaneo – per ragioni giuridiche”. Le stesse che portano anche l'Udc all'astensione. “Siamo tutti dalla parte dei lavoratori – sottolinea Giovanni Barosini – ma le ragioni di legge a sostegno della proposta della giunta non sono sufficientemente robuste”. Astensione anche per il Movimento 5 Stelle, “perchè – dichiara Angelo Malerba – ci rimangono le perplessità che abbiamo fin dell'inizio. Sarebbe stata meglio una soluzione ponte, magari attraverso una cooperativa prendendo tempo per una scelta definitiva, senza dubbi”.

La Lega Nord non partecipa al voto. “La Spending Review – ricorda Roberto Sarti – vieta la costituzione di nuove aziende, come questa; le procedure che riguardano il personale sono state definite prima delle consultazioni con le organizzazioni sindacali e il contratto di servizio potrebbe essere modificato. Quindi quale futuro per i dipendenti? Ci sono troppi buchi neri, zone d'ombre, non chiarite da quanto ascoltato in aula”.

Bocciatura totale dal Pdl. “Per noi – interviene il presidente Piercarlo Fabbio – permangono le condizioni di illegittimità. I lavoratori a tempo determinato non hanno garanzie sulla clausola di rientro, non è risolta la questione Aspal nella sua complessità e l'azienda non migliora i costi. Anzi. L'ipotetica chiusura di asili, legata a una minor richiesta di iscrizioni, non potrà che farli aumentare. C'è troppa aleatorietà nei percorsi di bilancio. Razionalizzazione significa anche meno strutture e minor livello quantitativo del servizio”.

L'esponente azzurro, infine, richiama l'assenza di un riferimento preciso agli utenti disabili. “Per un Comune che già con la passata amministrazione ha istituito il Disability Manager e un Ufficio dedicato, sarebbe stato utile garantire la continuità”. “Ma – conclude Emanuele Locci, collega di Fabbio, cui è stata respinta una mozione – purtroppo questa maggioranza impedisce di presentare proposte migliorative, proibisce il confronto. Si prefersce mettere a tacere chi la pensa diversamente, anche se in danno dei cittadino”.