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Giovedì 9 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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09/06/2012

Primo Consiglio Comunale. Chi difende Alessandria?

Piercarlo Fabbio: Saremo attenti e puntuali, garanzia politica e democratica contro una giunta debole e tecnoguidata dalla nomenclatura burocratica

   

Primo Consiglio Comunale. Chi difende Alessandria?

Fabbio-Rossa; Rossa-Fabbio. Il primo consiglio comunale di Alessandria debutta il 7 giugno sotto il segno del confronto-scontro che aveva già segnato la campagna elettorale. La politica e la democrazia contro il governo tecnoguidato dalla nomenclatura burocratica. Convalidati sindaca e consiglieri, poi il giuramento del primo cittadino, seduta a sinistra del presidente del consiglio Enrico Mazzoni, quindi elezione dei due vice Diego Malagrino (Moderati) per la maggioranza e Fabrizio Priano (Pdl) per la minoranza, dopo il nulla di fatto sulla candidatura di Emanuele Locci.

E già Fabbio, capogruppo Pdl, interviene per chiedere il prima possibile una necessaria modifica dello Statuto e del Regolamento comunale sulla nomina dei vicepresidenti. “Occorre garantire all’opposizione la possibilità di autodeterminarsi in autonomia, non affidando più la scelta alla maggioranza”. Un’opposizione che non ha alcuna intenzione di fare sconti. “Seria, costruttiva, propositiva – ha esordito Davide Buzzi LanghiNella vita si è forti anche quando si perde e noi lo dimostreremo. Auguri di buon lavoro alla signora sindaca, alla quale, cogliendo da subito l’invito fatto, suggerisco e propongo di prestare più attenzione ad alcuni settori. Come il commercio, delega che non è stata distribuita ad assessori, ma rimasta alla Rossa, come i Lavori Pubblici, ugualmente impegnativi. Forse troppo per potere garantire risultati concreti ed efficaci. In particolare, il commercio, di cui mi sono occupato nella precedente amministrazione, è fondamentale per l’economia e lo sviluppo della città, strategico e merita una dedizione speciale che una sindaca, decisamente impegnata, può non assicurare sempre e comunque”.

Un’opposizione ragionata con Emanuele Locci. “Purtroppo il cambiamento tanto invocato in campagna elettorale si è tradotto in un governo di poteri forti che riproduce quello che era già stato sperimentato anni fa. Oggi non ho sentito indirizzi di rinnovamento ma solo vuota retorica. Io mi metto invece a disposizione per la discontinuità”.

“Molte critiche sono state fatte al passato, molte le semplificazioni – ha commentato Fabbioche però non fanno onore a chi le fa. La nostra, come abbiamo sostenuto da subito, sarà un’opposizione sui temi non sulle persone: ci differenzia l’analisi dell’attuale situazione. Quando nuove norme, dettate da un regime di federalismo fiscale che è ancora a metà del guado, offrono agli organi di controllo sanzioni e premialità subito applicate, si soffre inevitabilmente. Da Torino, con debiti miliardari verso le partecipate, ad Alessandria la condizione di difficoltà è generalizzata. Certo è che, quando il debito galleggia per venti anni, le responsabilità sono difficili da attribuire”. Ma quando una giunta trasforma la straordinarietà in ordinarietà e viceversa le buone regole saltano. “Pagare gli stipendi non è straordinario, come abbiamo dimostrato noi garantendo 65 mensilità; così come non c’è niente di straordinario in una giunta della discontinuità, che è tale solo secondo le dichiarazioni della sindaca, ma in realtà è fatta di tecnici e neofiti; una giunta così politicamente debole da essere presa per mano giorno dopo giorno da parte della nomenclatura burocratica dell’ente”. E così la sindaca Ponzio Pilato se ne lava mani e piedi, affidandosi alle carte e a chi le maneggia. “Non siamo per il dissesto, sarà la Corte dei Conti a decidere, ma noi…”, ha dichiarato con enfasi in aula. Intanto stanno a guardare e aspettano, continuano ad attaccare i precedenti amministratori a suon di cancellazioni d’ufficio di determinazioni e delibere, ritirano il ricorso al TAR Piemonte contro le pronunce della sezione di controllo della Corte dei Conti di Torino sulla situazione finanziaria del Comune. E chi difende Alessandria?

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria