"Potremmo effettivamente dire che uno spettro si aggira per le stanze di palazzo rosso. Magari non è il comunismo, oppure c'è anche quello, ma è sicuramente il nuovo Direttore Generale a cui la Sindaco Scagni non ha garantito neppure le minime condizioni di galateo istituzionale, tant'è vero che il Consiglio Comunale, al di là di poter leggere la delibera di nomina di una figura così prestigiosa, non è ancora stato messo in grado di conoscere e far intercorrere le opportune relazioni con il city manager". Così Piercarlo Fabbio, capogruppo di Forza Italia al Comune di Alessandria, che, ad oltre un mese dalla nomina del Direttore, ha presentato al Presidente del Consiglio una specifica interpellanza. "Perché - continua Fabbio - vi sono anche reali problemi di approfondimento e di interpretazione degli indirizzi del Consiglio. Se è vero che il Direttore Generale è l'interfaccia della Giunta e sovrintende al lavoro dei Dirigenti, non possiamo nasconderci che sono molte le questioni ove il Consiglio dovrebbe intervenire, e molte le occasioni di dialogo, pur evitando di trasformare l'interlocutore in un'interfaccia politica". Ecco, comunque, il testo dell'interpellanza, che potrà essere discussa dopo la pausa estiva: "Il sottoscritto consigliere comunale interpella la Sindaco riguardo la nomina, da parte della Giunta Comunale di un Direttore Generale al Comune di Alessandria, ai sensi dell'art. 108 del TUEL. Ritenendo di non trattarsi di fatto che attenga alla vita privata della prima cittadina del capoluogo, l'interpellante chiede in quali forme, modi e tempi l'Amministrazione Comunale deciderà di far conoscere al Consiglio Comunale quest'importante figura destinata a migliorare lo stato gestionale della macchina comunale. Inoltre l'interpellante richiede se non ritenga utile l'Amministrazione fornire un primo rapporto al Consiglio Comunale o alle sue articolazioni sui primi mesi d'attività e sulle linee generali che orientano il lavoro di detto Direttore Generale."