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Sabato 11 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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19/10/2004

L’ultima (in ordine di tempo) bugia alla città

Il Sindaco propone la sua lettura dell’attuazione del programma di mandato. Per Fabbio (FI): è il solito modo per sviare l’attenzione su realizzazioni non effettuate. Gli appunti per l’intervento in Consiglio Comunale.

   

L’ultima (in ordine di tempo) bugia alla città

Dichiarazioni di Piercarlo Fabbio, capogruppo di Forza Italia, sull’intervento della Sindaco di Alessandria, ai sensi dell’art. 38 dello Statuto Comunale (verifica attuazione programmi della Giunta)

  • La Sindaco non ha parlato volutamente di realizzazioni che non aveva effettuato, ma ha tentato il rilancio su almeno quattro versanti: l’idea di Comune; il futuro dell’Amministrazione; il contesto sfavorevole per effetto dell’azione del Governo centrale; il ruolo insufficiente dell’opposizione.

  • 1) L’idea di Comune. Ci è stato riproposto un modello datato. Negli anni Settanta ed Ottanta del secolo scorso, le Giunte Rosse proposero ai cittadini un Comune che competeva direttamente con lo Stato centrale, in allora retto dalla Democrazia Cristiana e dai suoi alleati, offrendo servizi alternativi alle loro comunità. Lo scopo era quello di dimostrare il buon governo di quello coalizioni contrapposto al malgoverno di Roma. Ora, con l’esplicita dichiarazione di un “Comune motore dell’efficienza” come elemento di sostituzione dello “Stato pasticcione ed incapace”, si ripropongono le stesse visioni, negando oltre un ventennio di elaborazioni più avanzate nei rapporti tra istituzioni dell’ordinamento repubblicano. E soprattutto umiliando il principio di sussidiarietà previsto dalla Costituzione innovata dallo stesso centrosinistra.

  • 2) Il futuro dell’Amministrazione. La Sindaco tenta di gettare il cuore oltre l’ostacolo. I grandi progetti sono tutti rimandati. Due anni e mezzo sono serviti solo per discutere se farli. Un costo enorme in termini di risorse ed energie per la nostra comunità, costretta ad attendere che i “processi democratici” maturino, mentre Alessandria langue. Io non vedo ponti nuovi sulla Bormida, né distripark, né la risoluzione del nodo Cittadella, né parcheggi sotterranei, né parcheggi in via Parma, né utilizzo di strutture come l’ex zuccherificio, la caserma Valfrè o la Cittadella, né la conclusione degli argini o altro. La prospettiva di un nuovo decennio di attesa è irriguardosa verso i cittadini che l’hanno scelta come prima cittadina. E i problemi posti come i parcheggi, la viabilità e la sicurezza non vengono comunque che promessi di risolvere.

  • 3) Governo centrale e finanziaria. L’Amministrazione militante al lavoro. La Finanziaria è un disegno di legge che non obbliga i Comuni ad investire il 50% delle proprie capacità di spesa, ma dice ben altro: sostiene che vi potrà essere un aumento del 2% sulle spese effettuate nell’esercizio precedente, depurate dalle promesse. Cosa significa? Che nel piano degli investimenti il Comune è solito inserire opere per circa 35 milioni di Euro, ma è altrettanto solito nel realizzarne solo 15 – 16 milioni. Bene, il Governo prende atto di questa forbice e realisticamente dispone che i Comuni smettano di promettere quello che poi non riescono a realizzare. Una nota di serietà nella gestione del denaro pubblico che non può che far piacere. Un 2% in più di spesa sarebbe un incremento di tendenza inflativa se il Comune avesse speso quello che aveva promesso di spendere. Peraltro il nuovo ordinamento federale dello Stato condurrà i vari livelli istituzionali ad una maggiore negoziazione dei propri interessi.

  • 4) Il ruolo dell’opposizione. La minoranza non aiuta la maggioranza? Addirittura abbiamo sentito nel dibattito che chi detiene il reale potere è l’opposizione, che, non mettendolo a disposizione della Comunità alessandrina, finisce per impedire la realizzazione di grandi opere. Eppure come opposizione, più volte, Forza Italia in primis, abbiamo richiamato la necessità di decisioni bi-partisan e di relazioni politiche evolute. Ne sono testimoni i colleghi di Consiglio che non vogliono aderire a questa ulteriore bugia. Non tocca a noi fare proposte, ma verificare se le vostre idee e le realizzazioni dell’Amministrazione sono congrue con gli interessi della cittadinanza rappresentata. Incolpare l’opposizione delle insufficienze di una maggioranza che sta mostrando più di una smagliatura è l’ultima mistificazione che avremmo voluto sentire in quest’aula. Ed è l’ultima, in ordine di tempo, bugia che si propina alla città.

Piercarlo Fabbio

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria