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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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26/05/2010

Consuntivo al vetriolo: Bocchio attacca i revisori

Dopo la valutazione del rapporto tra debito e patrimonio, il Consigliere Comunale del PDL valuta l'operato dell'organo di revisione e ne chiede le dimissioni

   

Consuntivo al vetriolo: Bocchio attacca i revisori

Il Consiglio Comunale ha approvato il Conto Consuntivo al termine di un acceso confronto tra Maggioranza ed Opposizione, “Il Conto Consuntivo finanziario 2009 era pari a 6milioni 524 mila euro - è stato l’esordio del Consigliere Comunale Mario Bocchio, intervenuto in Aula con una articolata disamina - vale a dire che il nostro bilancio avrebbe potuto chiudersi con un valore limite pari a 6.524.000 euro di disavanzo, ma tutta una serie di correzioni, per fortuna virtuose, che la nostra ragioneria è riuscita a realizzare, e il saldo con cui noi abbiamo conteggiato il rispetto del "Patto di Stabilità" del Ministero dell'Economia, è stato invece pari soltanto a meno 2 milioni 897 mila euro. Quindi, rispetto ai 6 milioni e mezzo di disavanzo potenziale, il nostro disavanzo, così come contabilizzato e dimostrato, si è limitato ad un disavanzo di 2 milioni 897mila euro. Questo per ancorare il documento di bilancio che è all'esame di questo Consiglio Comunale all'interno della progressione dei documenti che in qualche maniera scandiscono il divenire della nostra evoluzione finanziaria. Venendo alla situazione che riguarda il Consuntivo 2009, la relazione che è stata presentata, quindi il documento di sintesi che va sotto il nome di "Relazione illustrativa" al rendiconto di gestione 2009, evidenzia queste risultanze: noi abbiamo accertato nell'anno 2009, entrate tributarie per 30 milioni 270 mila euro, abbiamo accertato entrate per trasferimenti per 35 milioni 70 mila euro e abbiamo accertato entrate extratributarie per 32 milioni 157 mila euro, per un totale di entrate pari a 97 milioni 498 mila euro. Sono mancati introiti o rimborsi. In particolare abbiamo avuto, rispetto al dato di previsione, una contrazione piuttosto cospicua degli oneri di urbanizzazione 2009. La congiuntura economica ha colpito duro, e tra i settori più compromessi va ricordato che l'edilizia ha sofferto molto, per cui siamo rimasti al di sotto della metà degli introiti previsti (4 milioni di euro) non riuscendo a superare i 2 milioni di euro. L'altra voce che ha compromesso le entrate è stata, come è noto, la necessità di rimborsare l'ICI indebitamente contabilizzata come rimborso statale ICI prima casa nell'anno 2007 (si tratta di oltre 2 milioni di euro completamente rimborsati nell'anno 2009). Quindi le entrate correnti sono rimaste di 97 milioni 498 mila euro, nonostante mancassero all'appello circa 4 milioni e mezzo di euro, altrimenti saremmo arrivati a 102 milioni. Questa vicenda va richiamata per chiarire come all'interno di una situazione congiunturale sfavorevole sia giunta anche la partita del rimborso di una partita statale indebitamente percepita fra il 1997 e il 1998. Le spese correnti, sono state pari a 95 milioni 294 mila euro, che, rispetto ai 97 milioni 498 mila, ci dicono che, in termini di spese correnti pure, in realtà noi abbiamo registrato un avanzo pari a 2 milioni 204 mila euro, che è diventato un disavanzo perché dentro questa partita poi rientrano i rimborsi dei prestiti sulle partite finanziarie, sulle risorse finanziarie prese a prestito (fondamentalmente i mutui o le obbligazioni comunali che noi abbiamo nel nostro debito) e poiché questo rimborso di quote di capitali a prestito è stato pari a 6milioni 550 mila euro, noi abbiamo alla fine registrato un disavanzo di 4 milioni 351 mila euro, che poi con alcune ulteriori partite minori, si è trasformato in un disavanzo finale di 4 milioni 754 mila euro. Da notare che il disavanzo 2008 è stato pari a 2 milioni 399 mila euro. Ne consegue che di fatto, il disavanzo 2008 è parte integrante e quindi rappresenta un "propellente" dell'attuale disavanzo”.

Evidenziato da Bocchio anche il fatto che “nel 2007 la pressione tributaria è stata di 442,44 euro pro capite e le contabilizzazioni in nostro possesso ci dicono che la pressione tributaria 2009 è scesa a 321,38 euro procapite”. Vale a dire che è scesa del 28%. “Una scelta che si commenta da sola - ha aggiunto il Consigliere di AN-PdL - e dice che in buona sostanza, in un anno di difficoltà non indifferente, si è preferito evitare di prelevare risorse al sistema economico per lasciare il più possibile risorse a disposizione dei consumi degli investimenti e di quello che è la spesa familiare. Altro argomento che ha imposto una scelta riguarda i servizi pubblici che evidenziano uno sbilancio negativo per 7 milioni 603 mila euro. Anche questo importo riguarda risorse che sono andate alle famiglie e sono finite a carico del bilancio comunale. Una terza scelta riguarda investimenti effettuati dall'Amministrazione nell'anno 2009, e sommano a 15 milioni 136 mila euro, di cui 10 milioni 473 mila euro (quindi i due terzi) sono per opere pubbliche. Altri 15 milioni circa sono investimenti fatti da nostre Aziende partecipate. Riepilogando, si tratta di 30 milioni di euro che l'Amministrazione ha messo in gioco sotto la denominazione "investimenti", nell'anno 2009”.

Poi il Consigliere Bocchio ha voluto ribadire quella che ha definito “una realtà incontrovertibile”. “E’ necessario, opportuno e doveroso fornire informazioni vere sulla situazione debitoria del Comune - ha rimarcato - Ci riferiamo alla situazione lasciata dalla Giunta-Scagni, che ha amministrato Alessandria dal 2002 al 2007. I mutui sono passati da 88 a 138 milioni, con un incremento di ben 50 milioni. Quanto alla polemica sul pagamento dei fornitori, cavallo di battaglia di una parte dell’Opposizione, la Giunta-Fabbio ha dovuto pagare 25 milioni di fatture di competenza del periodo precedente e, poiché spesso si cita la situazione debitoria delle Società partecipate si sappia che l’incremento d’indebitamento contratto nello stesso periodo per la gestione di quelle Società ammonta ad altri 25 milioni. Non bisogna avere alcun timore ad accusare la precedente Giunta di avere incrementato l’acquisto di derivati, tristemente famosi perché altamente rischiosi. E va ancora ricordato che la precedente Giunta aveva ereditato una Tesoreria con un saldo positivo di circa 4 milioni di euro e l’ha lasciata con un negativo di ben 14 milioni di euro! Se facciamo le somme registriamo una conclusione, minuziosamente documentata, di un debito di addirittura 125 milioni di euro maturato nel quinquennio della precedente Giunta”.

Ed ancora: “Ogni cittadino di Alessandria risponde, sia pure statisticamente, con 1.597 euro per fare fronte al totale dell’esposizione che il Comune ha nei confronti delle banche e della Cassa Depositi e Prestiti. In una parola è il debito che emerge dallo studio sui conti dei 110 capoluoghi di provincia realizzato da “Il Sole 24 Ore”. Alessandria nella graduatoria relativa al debito è al 13° posto (al primo c’è Torino con 3.450 euro per abitante), ma non molto al di sopra della media nazionale di 1.307 euro, mentre con 42 euro sono all’ultimo posto gli abitanti di Caltanisetta”.

“Il debito precedente porta a queste conseguenze, ma se questo è un colpo di coda dello scorpione – ha concluso Bocchio - in realtà quello che io trovo abbastanza discutibile è che manca un elemento decisivo a mio giudizio. E' vero che noi abbiamo mutui in essere per 144 milioni di euro, poi abbiamo altri debiti di funzionamento che si sommano, ma, restando ai mutui, ossia ai consolidati, perché i debiti a breve sappiamo che vanno e vengono (più vanno che vengono è la voce che si leva dall'Opposizione), a me pare utile che quando si parla di debiti si parli anche di quello che è il valore del patrimonio disponibile. Il patrimonio del Comune è importante, molto importante. E parliamo dunque di immobilizzazioni materiali che superano i 309 milioni 344mila euro ed un patrimonio finanziario che è pari a 74 milioni 700 mil euro. In conclusione fra beni immateriali, materiali e finanziari rappresenta qualcosa come 376 milioni di euro a fronte di un debito di 144 milioni. In sostanza, il patrimonio disponibile in questo quinquennio che siamo chiamati ad amministrare è largamente sufficiente per dimostrare che le nostre capacità di indebitamento sono ancora importanti ma soprattutto che la nostra capacità di coprire e garantire sono altrettanto importanti. Ricordo che noi abbiamo anche i crediti (121 milioni 725 mila euro), che sommati al patrimonio di 376 milioni di euro, possiamo vantare un patrimonio di circa 498 milioni di euro”.

 

BOCCHIO ACCUSA: “GRAVE INGERENZA POLITICA DEI REVISORI DEI CONTI!”. E CHIEDE LA LORO SOSTITUZIONE

 

“Bisogna fare muro contro muro contro quella che è stata l'ingerenza dei revisori dei conti nelle scelte strategiche dell’Amministrazione Comunale!”: la pesante accusa viene rivolta dallo stesso Consigliere Bocchio, commentando il parere negativo al Consuntivo espresso da un revisore (Antonella Perrone) e il parere positivo con riserva espresso dagli altri due componenti il Collegio (Nicola Tattoli Dino e Angelo Angelini). “Noi abbiamo grande rispetto degli Organismi tecnici di garanzia, ma gli stessi dovrebbero avere lo stesso rispetto per le scelte politiche e non lasciarsi influenzare da partigianerie partitiche e di parte. Come purtroppo è accaduto, essendo due revisori su tre di chiara espressione di Centrosinistra”. “A questo punto - chiede Bocchio – sarebbe auspicabile la loro sostituzione!”.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria