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Giovedì 9 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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11/09/2008

Un commento all'ordinanza contro la prostituzione

Interviene la Presidente della Commissione sicurezza su un tema che investe la richiesta di molti concittadini di superare il degrado in cui alcune zone sono cadute

   

Un commento all'ordinanza contro la prostituzione

L’ordinanza n. 180/2008, emessa dal sindaco Piercarlo Fabbio la scorsa settimana e definita anche dagli organi di stampa “antiprostituzione”, risponde a quelle che, negli ultimi tempi, sono state le richieste più pressanti dei cittadini. La novità del provvedimento sta nella sanzione (con il pagamento in misura ridotta a 450 euro), applicata non solo a chi richiede prestazioni sessuali, ma anche a chi le offre.
L’esercizio di meretricio, in certe aree della nostra città, soprattutto quelle più periferiche, come la zona Astuti, ha causato molto spesso problemi non solo di sicurezza sociale, e di decoro urbano, ma anche di sicurezza stradale in quanto il traffico in queste zone viene intralciato e gli automobilisti vengono distratti da abbigliamenti succinti e atteggiamenti provocanti.
Gli abitanti di queste aree hanno più volte lamentato l’offesa alla pubblica decenza e il pericolo oggettivo all’incolumità che subiscono ogni sera.
La scelta del sindaco Fabbio, oltre che tendere a risolvere un problema di sicurezza fa parte anche di un programma di riqualificazione della città, perché è proprio laddove si creano queste “isole”, in cui si esercita la prostituzione, che aumenta il degrado, richiamando tutte le situazioni di illegalità normalmente connesse all’esercizio del meretricio.
Questi quartieri diventano zone franche in cui la criminalità (racket, spaccio di droga, tratta degli esseri umani…), trova un’opportunità maggiore per diffondere l’illegalità.
Il provvedimento è conseguente alla promulgazione del cosiddetto “pacchetto sicurezza”, che ha conferito ai sindaci maggiori poteri in questo ambito, ma ha anche maggiori responsabilità perché è il sindaco l’autorità più vicina ai problemi del territorio.
Sicuramente dietro a quella che può essere la soluzione data a un problema della nostra città, si nasconde un grande disagio sociale che prevede un lavoro molto più lungo e complesso, che trascende dal territorio comunale ed è di competenza del Governo centrale.
Dalla liberalizzazione al proibizionismo più assoluto, ogni soluzione può essere presa in considerazione e diventare oggetto di dibattito, purché si smetta di far finta che il problema non esista.
Attraverso il lavoro della commissione Politiche della Sicurezza è mia intenzione aprire questo dibattito anche con l’ascolto di tutte le forze sociali in grado di portare il loro contributo ad un approfondimento veramente “a tutto tondo” di questo problema, che tenga conto della posizione di chi è costretta a prostituirsi, ma anche del disagio subito da coloro che sono costretti a convivere con questo fenomeno .

 

 

Vittoria Poggio

 

 

 

 

 

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