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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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21/06/2008

Priano sull'Ospedale di Alessandria: di questi amministratori non mi fido più!

Intervento del Capogruppo di Forza Italia al Comune di Alessandria sulla colonizzazione del nosocomio alessandrino da parte di... Torino

   

Priano sull'Ospedale di Alessandria: di questi amministratori non mi fido più!

Un anno fa il consigliere regionale Ugo Cavallera, il sindaco Piercarlo Fabbio ed io, nel corso di un’affollata conferenza stampa, abbiamo evidenziato alcune problematiche legate alla gestione dell’Azienda Ospedaliera “SS. Antonio e Biagio-Cesare Arrigo”. Devo constatare con rammarico che le cose denunciate allora non solo non hanno trovato soluzione, ma, se possibile, sono peggiorate.
Avevamo infatti sostenuto che la Risonanza Magnetica e la TAC erano già vecchie e oggi hanno un anno in più… E la TAC nuova, che, si dice, verrà acquistata, è sottodimensionata rispetto al necessario.
È stato tolto il famoso robot chirurgico che rappresentava certamente un’eccellenza e della PET, a parte le enunciazioni di buoni propositi, non si hanno notizie.
Sono stati eliminati alcuni fondamentali dipartimenti amministrativi, mandando in pensione personale validissimo che aveva contribuito col suo lavoro a fare grande questa azienda ed è proseguita la colonizzazione con personale e consulenti “casualmente” provenienti da Torino e Biella. Anche in ambito sanitario le cose non sono andate diversamente: primari lasciati andare in pensione in modo frettoloso, capi dipartimento (che rappresentavano eccellenze della sanità alessandrina), che oggi non ricoprono più questo incarico, sostituiti a loro volta da “colonizzatori” torinesi. È paradossale poi che si sia cancellata la Direzione di Presidio all’Ospedale Infantile, che risponde ad un criterio imposto dalla Regione, ma è incongruente con il fatto che si lavora su due presidi ospedalieri diversi. Se vi aggiungiamo le tanto sbandierate intenzioni di voler potenziare l’Infantile, proprio non si riesce a comprendere come mai si sia scelto di privarlo della sua direzione. A volte anziché amministrare limitandosi ad eseguire burocraticamente gli ordini, bisognerebbe metterci un po’ di cuore.
L’assessore regionale alla Sanità, invece di domandarsi se il sindaco ha o non ha il diritto di parlare con i primari, dovrebbe chiedersi perché tra il personale dell’Azienda Ospedaliera serpeggia il malumore e si vive un clima di insicurezza mai registrato nella storia dell’Azienda e che certo non fa bene alla sanità alessandrina.
Noi siamo abituati ad una sanità di eccellenza che per anni è stata perseguita in quell’azienda dai luminari alessandrini e non siamo disponibili ad abituarci ad una sanità cosiddetta “normale” che la regione ci vuole imporre.
È ora che i vertici regionali e dell’azienda passino dalle parole ai fatti e che inizino seriamente a lavorare sul loro ospedale pensando a questo come a un presidio di eccellenza e di riferimento.
Certo, dopo il misfatto di aver portato la sede dell’ASL a Casale, personalmente, di questi amministratori non mi fido più.


Fabrizio Priano

capogruppo FI verso il Popolo della Libertà

 

 

 

 

 

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