"Il neo Presidente Filippi ha varato una Giunta di compromesso, dove le appartenenze valgono assai più delle competenze. Una Giunta ove le deleghe che riguardano lo sviluppo sono state appaltate alla sinistra profonda - lavoro e formazione professionale ad esponenti comunisti - e dove quel poco di centro che fa capo alla Margherita si adatta al motto: "administrar es asfaltar". Ma il pasticcio non finisce qui: la giunta-Lego trova il suo apogeo nell'affastellamento arruffone e pasticciato di alcune deleghe. Come non pensare, ad esempio, che chi si occuperà di Pubblica Istruzione dovrà anche perseguire il rilancio del termalismo, oppure che all'assessore al Lavoro si rivolgeranno anche coloro che avranno a che fare con Parchi ed Aree protette, con esplicita esclusione della flora e della fauna, che avranno altro responsabile politico. E se ciò non bastasse ecco un altro esempio dell'applicazione del principio di modularità alla Giunta: l'assessore al Bilancio sarà anche il titolare della delega alla Pianificazione territoriale. Del resto bilancio ed urbanistica non sono sempre andati assieme? E, per finire, l'assessore ai Lavori Pubblici - ipercarico di attività - si dovrà anche occupare di promozione e valorizzazione dei prodotti tipici e pregiati. Pregiati come questa Giunta dove non si è neppure rispettato il solenne patto sottoscritto dal candidato Filippi con la Commissione Pari Opportunità atto a garantire spazi congrui - almeno due - alle donne. Le richiedenti si accontentino di una e se la facciano bastare. Quanto alla firma su un documento? "Amnesy" international! Piercarlo Fabbio