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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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22/02/2013

Attenzione! La sinistrarossa si accorge dei parcheggi!

Non si è fatto praticamente nulla in circa 10 mesi, ma intanto si aumentano le tariffe nelle zone blu. Residenti in pericolo. Persino i disabili pagheranno l'inqualificabile privilegio di un tagliandino per l'auto

   

Attenzione! La sinistrarossa si accorge dei parcheggi!

Ce ne sono di errori nella delibera che la Giunta Comunale, dopo tanto pensare, ha sottoposto al Consiglio Comunale per l’approvazione e che riguarda la “ridefinizione dei criteri generali e le linee di indirizzo in materia di sosta a tariffazione e rilascio dei titoli autorizzativi, nonché dei permessi per transito e sosta nella ZTL/APU. Il più grande è quello che, sotto sotto, quasi di pancia, i permessi finora rilasciati sono sostanzialmente considerati dei privilegi e come tali devono essere affondati. Un atteggiamento che non riesce neppure ad avvicinarsi lontanamente alla verità: i permessi non sono altro che uno strumento al servizio di obiettivi di traffic calming, di interconnessione con il TPL, di spazi per il people mover, di abbattimento delle soglie di inquinamento, di percorsi a velocità ridotta, di tutela delle persone con disabilità e di altri protagonisti deboli della vita urbana per le strade della città, come i ciclisti.
Un altro conto è l’abuso che se ne potrebbe fare, ma allora vi è un problema di controlli, non di costo del singolo tagliando, come invece traspare dalla delibera ove la sindacarossa mette le mani avanti e si appella al solito dissesto per giustificare l’ingiustificabile ennesimo aumento tariffario. Perché ingiustificabile? Perché i residenti nelle vie con stalli a tariffazione (le zone blu) potrebbero vedersi aumentare fino a 100 euro il voucher annuale, da 25 che ne pagano ora. Cioè subirebbero un aumento del 400% che non ha alcun fondamento, stante il fatto che si usava finora pagare i diritti di segreteria per il tagliandino e che basterebbe, domani, passare al rimborso per l’istruttoria e per la tenuta della pratica.
Persino le persone con disabilità dovranno pagare il loro tagliandino. Perché far loro sostenere un sacrificio, oltre a quello che già sopportano? Perché di stalli per portatori di handicap ve ne sono già di più di quelli che la norma prevede (io direi menomale) e quindi non si ritiene che, nel caso di occupazione dello stesso, le persone con disabilità possano parcheggiare gratuitamente lì accanto. Sentite la prosa della delibera: “essendo oggi il contrassegno valido nel territorio di tutti gli Stati “europei” (sic. Ci sarà una ragione, o no? Ndr) la facoltà della sosta gratuita nella zona blu non sarebbe una reale agevolazione per i residenti nella città, ma diventerebbe un privilegio, non riscontrato peraltro in numerose altre realtà italiane, che attualmente la città, in condizioni così deficitarie non può realmente sostenere”.
Mi tocco per vedere se sto sognando. Noi, che abbiamo già più stalli per persone con disabilità, e che quindi rischiamo ben poco il fenomeno della sosta aggiuntiva gratuita, ci mettiamo (senza neppure avere uno straccio di dato, ma solo applicando la nasometria) a fare del moralismo e a mendicare miseria con chi dalla vita ha avuto meno di noi? E dire che per scrivere questa letteratura amministrativa si è messo al lavoro un Gruppo misto di tecnici e funzionari, oltre all’onnisciente capo di gabinetto Ezio Brusasco, noto alle cronache per la sua denuncia esposto contro la Giunta precedente quando si occupava di bilancio. Ora pare orientare la sua professionalità a materia differente. Mah?!
I portatori di handicap dovranno poi pagare anche loro il tagliandino una volta l’anno. Non so se la Giunta abbia “riscontrato peraltro in numerose altre realtà italiane” (a Roma come a Roccacannuccia) che i tagliandini non li fanno pagare, neppure sotto forma di diritti di segreteria. Paolo Berta? Non pervenuto. Anzi ci ha detto che le persone con disabilità sono contente di pagare. Detto da lui è una garanzia di verità, ma è puro dovere di appartenenza.
C’è di più. Purtroppo sì. Per evitare di annoiarvi ve lo fornisco sotto forma di punti:
1) i permessi possono costituire un introito insperato per l’Amministrazione (peraltro allineato prontamente alle tariffe del dissesto per poterlo aumentare scansando le colpe), tant’è vero che si intravvede la possibilità di forti incrementi tariffari (ingiustificati e fuori da ogni tasso di inflazione programmato)
2) tutto deve essere reso più rigido, più difficile, meno libero, perché questo significa applicare uno dei totem della sinistra: le regole
3) le zonizzazioni sono state rinviate sine die, così come la regolamentazione dei dehors
4) l’ATM viene di fatto gravata di un ulteriore impegno, certamente coerente, ma che non si attaglia con la sottrazione alla stessa azienda di servizi come quello della segnaletica e del bike sharing (tra l’altro incomprensibilmente fermo)
5) non si affronta e lo si rimanda sine die l’argomento della sosta a pagamento nella pausa pranzo che doveva essere elemento nodale del provvedimento, con buona pace dei commercianti
Infine l’argomento più importante in termini di programmazione. Il Piano Generale del Traffico Urbano è del 2009. Ha durata di breve termine 2-3 anni. Quindi deve essere rifatto o riadattato a nuovi obiettivi. E allora anche i titoli di sosta e di transito potrebbero essere rivisti con più discernimento. Ma si sa che rivoltare gambe all’aria la realtà, partendo dal tetto e non dalle fondamenta, è una specialità connaturata alla giuntarossa e al Consiglio Comunale a maggioranza di sinistra.

 

 

Piercarlo Fabbio
Capogruppo PDL
Comune di Alessandria

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria