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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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10/03/2012

A carte scoperte 28

La fatica di fare il Sindaco e un sondaggio sul ruolo del primo cittadino. Cosa chiedono gli elettori?

   

A carte scoperte 28

A carte scoperte 28 - 14 ottobre 2011

 

La rubrica del sindaco Fabbio su "Il Piccolo"

 

La fatica del Sindaco

 

Lo riconosco: fare il Sindaco è faticoso, ma almeno vi è la gratifica dei concittadini a far da contrappeso all'impegno che si deve profondere nello svolgimento della carica. Non parlo del lusinghiero 59,4% di consenso che gli alessandrini mi conferiscono in queste ore, a seguito della pubblicazione del monitor città semestrale condotto da Full Research, ma dell'indagine sui costi della politica realizzata da Cittalia-ANCI e da Swg.
In effetti i Sindaci superano l'esame con il massimo dei voti in quasi tutte le materie: il 73% degli intervistati ritiene utile l'operato del primo cittadino a favore della comunità amministrata, superando di un'incollatura il Presidente del Consiglio dei Ministri (72%), distanziando sensibilmente il Presidente di Regione (54%), e surclassando il Presidente della Provincia che è carica ritenuta utile solo dal 24%.
Mi pare che questa indicazione, che è arricchita dal fatto che i componenti di Assemblee elettive come i Parlamentari (41%) e i Consiglieri regionali (36%) siano percepiti come meno utili, finisca per dimostrare che il Paese tende a sentirsi più presidenzialista di quello che le leggi dicano essere. La figura del premier, inteso come un soggetto che assume in sé responsabilità di indirizzo e guida e non di mero coordinamento di un organo collegiale, siano questi il Consiglio dei Ministri o la Giunta, è entrata ormai nell'immaginario collettivo e si rafforza, pur con tutte le contraddizioni che questo ruolo comporta. La più grande? Quella di pensare che al Premier e quindi al Sindaco sia concesso, di fatto, l'esercizio del potere in base alla sola sua volontà e non condizionato o condizionabile dai vincoli di contesto.
Quando poi l'indagine si avventura sui costi della politica, allora si capisce come il recente dibattito abbia generato non poca confusione nei cittadini tra indennità realmente percepite, indennità immaginate e indennità ritenute congrue, nonché fra cifre lorde e nette. Faccio qualche esempio: un parlamentare percepisce uno stipendio mensile (compreso dei rimborsi) di circa 23.000 euro, gli intervistati pensano che tocchi i 15.000 euro, ma ritengono congruo che possa situarsi intorno ai 4150 euro. Una decurtazione netta di 18.850 euro mensili. Per il Sindaco (che ha indennità differenziate a seconda della classe demografica della città) si valuta uno stipendio reale di 7.800 euro lordi (nel mio caso sono 5000 lordi e 3200 netti), lo si immagina di 10.200 e lo si vorrebbe di 4.200. Ben 50 euro in più di quello che si immagina toccare ad un Parlamentare. Nella decurtazione coram populo ai Sindaci non va neppure malissimo anche considerando che i Sindaci di comuni sotto i 5000 abitanti si vorrebbero remunerare con 3000 euro al mese contro i 2000 che oggi realmente raggiungono.
Ancora una questione: cosa compete ad un Comune? Soprattutto tutela dell'ambiente, telecomunicazioni e servizi pubblici, beni culturali, sicurezza e welfare sociale. Toh, nessuno ha parlato di strade e di buchi...

 

 

Piercarlo Fabbio
Sindaco di Alessandria

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria