5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

Il “modello Alessandria” di aiuti domiciliari alle persone che sono sottoposte a cure per aver contratto il Covid-19, già ora in attività e, per come spiegato, efficace nel rispondere ai pazienti contagiati, con sintomi tali da evitare il ricovero in Ospedale, potrebbe essere ulteriormente migliorato.

Si sa come, specie nei condomini, un caso di Covid-19 metta in allarme tutti i residenti, così come la paura di contrarre il virus non lasci tranquilli gli alessandrini neppure nelle proprie abitazioni. Negli edifici residenziali ci sono spazi comuni che non sono presidiati come in casa nostra, dove cerchiamo di attuare tutte le misure per minimizzare il rischio del contagio virus. Non è infrequente infatti che alcune superfici di mobili vengano regolarmente disinfettate.

Ma gli spazi comuni non subiscono la stessa sorte: ingressi, ascensori, scale, corridoi, pianerottoli, mancorrenti vengono regolarmente sottoposti a pulizia, ma non sempre – non è un obbligo, anche se sarebbe una buona precauzione – sanificati o disinfettati.

Penso che solo un’ordinanza del sindaco, in quanto autorità di sanità pubblica, consentirebbe ai molti che finora non hanno fatta attenzione alla procedura di sanificazione degli spazi comuni, di recuperare convenientemente un livello di igiene che garantisca migliore tranquillità ai non contagiati che in questo periodo utilizzano tali spazi.

Una precauzione in più in tempo di virus, atta ad accelerare la discesa della curva, penso non possa far male e permetta ai condomini con poca spesa di affrontare con un ulteriore strumento il tempo da virus che stiamo trascorrendo. Ovviamente si parla di proprietari… ATC compreso.

(248) Alessandria 5 aprile 2020