5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

Facile dire che l'accordo per le Presidenze di Camera e Senato tra Centro destra e M5S prelude ad una nuova prospettiva governativa ove i partiti del fanatismo proveranno a governare un Paese mai uscito dalla crisi come l'Italia avendo la fortuna di poter contare sul cuscinetto ammortizzatore di Forza Italia, partito del comparto moderato. Meno facile sarà realizzare il disegno, ove questo effettivamente esista. Del resto il PD, sbagliando, si è troppo presto chiamato fuori dalla mischia e proprio l'intricata vicenda dei Presidenti di Camera e Senato ha segnalato che le tensioni interne a questo nuovo, ipotetico sistema di alleati - legittimo perché fatto da vincitori delle ultime elezioni - si scaricano e si rimarginano all'interno dello stesso, probabilmente grazie alla matura capacità di Forza Italia di sacrificare anche qualcosa sull'altare dei benefit di partito, per investirlo nella compattezza di una coalizione nuova e che ha un rischio endemico, quello della rissosità causata dalle larghe differenze di partenza. Del resto se il Paese vuole qualcosa di nuovo, deve adattarsi a passare attraverso la palude delle trattative estenuanti, delle rotture e delle ricuciture, degli sparigli improvvisi, degli orgogli inevasi e delle ripicche personali. È un po' il mito dell'eroe mitologico, che per affermarsi davanti alla storia, deve dimostrare di superare la prova della discesa agli inferi. L'importante è che, quando vorrà risalire, non si dimostri troppo bruciacchiato, ma rafforzato a tal punto dalla prova, da essere in grado di guidare il suo nuovo popolo.

(237) Alessandria 25 marzo 2018