5 righe… di giornata

di Piercarlo Fabbio

Quer pasticciaccio brutto di Palazzo rosso continua senza alcun senso del pudore. Dirigenti che impongono il loro volere, sindaco che viene travolto, barcolla, resiste, ma crollerà quando dai numeri dei dirigenti promossi a quelli bocciati dovrà fare i nomi. Perché se Neri e Zaccone rimarranno al loro posto, anzi saranno rafforzati, il sindaco perderà la sua battaglia, forse definitivamente la guerra. Indipendentemente dai risultati, ormai scontati, occorre rivolgere alcune domande alla prima cittadina. Uno, ma qual è stato l’autore della riorganizzazione deliberata a febbraio e che ha retto malamente qualche mese? Palese o occulto; o lo si detronizzi o non lo si usi più. In un comune come quello del capoluogo sbagliare continuamente l’impostazione o non reggerla equivale ad un dissesto organizzativo che alla fine ha solo un colpevole. E si capisce benissimo chi sia. Due: possibile che a fronte di una Caporetto del genere un sindaco - a parole così trasparente - non abbia sentito la necessità di relazionare al Consiglio Comunale, che pure non avrà competenza stretta sulla materia, ma ne ha di politica, eccome. Due sono stati i Consigli dal 6 luglio, data della fatidica remissione d’incarico dei due prodi dirigenti, e il sindaco si registra ancora come non pervenuto. Tre: siamo sicuri che la vicenda del Lotto in Comune (giocare 2, 4, 6 terno secco, ma vanno bene anche i compositi 24, 64, 26, ecc.) interessi così tanto i cittadini, non quanto piuttosto che i “comunali” lavorino meglio e al meglio offrendo servizi più efficienti ed efficaci agli stessi? Purtroppo “sfascio continua” e, nonostante tentativi velleitari di orientare l’opinione pubblica ad un bonario atteggiamento nei confronti di quest’amministrazione, il giudizio si fa sempre più negativo. Fischi dei tifosi grigi compresi.

(207) Alessandria 26 luglio 2015