5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

27 novembre. Anno 2013. E se un giorno scoprissimo che per fretta il nostro Parlamento - cioè la più alta espressione dell'ingegno politico italico e non il più basso ceto della suburra peninsulare - ha deciso di sanzionare con l'ostracismo un innocente, solo perché avversario politico ai più? E se oggi scoprissimo che l'intelligenza che genera il dubbio viene sostituita dalla scelta dell'ignoranza per appartenenza? E se un giorno scoprissimo che ancora qualcuno, adulto, maturo e assennato non sa che in democrazia le maggioranze alcune volte vincono senza ragione. E se oggi scoprissimo che, sentendoci evoluti, preferiamo la ghigliottina al perdono? E se oggi scoprissimo che il condannare non è  del despota quando si sa di aver tante parole, ma nessun fatto per esercitare il proprio potere? E se oggi scoprissimo che la terza repubblica passa, ancora una volta, per la soppressione dell'avversario con scarne ragioni, sicuramente meno importanti di quella che regge la tutela dell'oppositore, in quanto minoritario e in quanto tale? Se tutto questo scoprissimo sul caso B., i sacerdoti del moralismo sarebbero ancora così certi di aver fatto bene ad imbracciare la mannaia? O forse sarebbe stato meglio per loro imbracciare il ragionamento ed evitare i primordialismi più impulsivi e belluini?

(165) Alessandria 27 novembre 2013