5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

Ho terminato la Commissione bilancio di giovedì scorso non alzandomi frettolosamente dalla sedia nell'aula del Consiglio Comunale. Ho preferito riflettere un po'. Avevo assistito all'ennesimo voto della maggioranza teso a distruggere qualcosa che dagli anni Settanta, tra difficoltà e momenti migliori, stava in piedi come l'Amiu e il Teatro Comunale. In cinque anni di Governo della cosa pubblica da Sindaco ho concorso a prolungare la vita di queste aziende per come me le avevano consegnate i miei predecessori, e per come sono stato capace, per poi vederle cadere una a una, come se il nostro compito fosse quello di allontanare i problemi e non invece quello di risolverli. Così in quest'anno di politica più moralistica che efficace, ho assistito ad annullamenti vari - dal parcheggio di piazza Garibaldi, alla gara Amiu-Iren; dal bikesharing ad una sufficiente politica di decoro urbano (manca persino l'acqua nelle fontane!) e via di seguito  - e tutto fatto non dico a cuor leggero dalla maggioranza di centrosinistra, ma con una certa qual convinzione, con disinvoltura, ottenendo, con il dissesto, anche il progressivo ritiro del Comune dalla produzione di ricchezza locale. E non facendo mancare all'opinione pubblica l'unica comunicazione possibile: la colpa non può essere che di quelli che hanno governato precedentemente, spingendo l'odio sociale già alto verso la politica, soprattutto verso i loro avversari. Ma visti i risultati e ciò che si profila ancora, mi chiedo: cosa si sono candidati a fare, visto che il primo obiettivo della politica e di un'amministrazione è costruire e non distruggere?

(137) Alessandria 3 maggio 2013