5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

Silvio Berlusconi è stato sul palco dell'auditorium del Lingotto a Torino qualche secondo in più di 2 ore e 10 minuti. A raccontare che tra l'entusiasmo generale? Che le versioni dei fatti per come il grande sistema dei media le illustra non è sempre verità e che si può fare il bene dell'Italia con ben altre politiche da quelle attuate da Monti e per le quali alla fine fa il tifo anche Bersani. Meno tasse, dunque, e più consumi. Un'economia più tonica, meno depressa e giù le mani dalla casa delle famiglie degli italiani, E poi un repertorio che sembrava non finire mai di proposte, idee, suggerimenti. Tutto si potrà dire, meno che il Cavaliere non abbia capito lo spirito del Paese e le sue tendenze e che soprattutto sappia di governo. Ecco, il fatto veramente nuovo è la dimensione dello statista (da sempre contestatagli), che mette da parte le asperità della polemica ed innalza le idee al loro naturale alto livello. E riesce a carpire attenzione, entusiamo, passione, quasi misurando passo a passo la soddisfazione della gente sulle dichiarazioni fatte. Se questo è populismo, perché si seguono le esigenze del popolo, allora possiamo tranquillamente affermare che ciò che offrono gli altri leader è distacco ed arroganza. Cioè la mala politica di sempre, che proprio il popolo vuole dimenticare. E Berlusconi se ne è fatto, ancora una volta, campione ed interprete.

(120) Alessandria 17 febbraio 2013