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Domenica 19 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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19/07/2007

Non se ne può più!

Situazione ormai irrecuperabile nella politica nazionale. Intanto la Bindi tenta l'atto di coraggio: rappresentare i cattolici nel nuovo Partito Democratico.

   

Non se ne può più!

Non bastava il filmato dei brogli elettorali perpetrati in Australia nelle votazioni degli italiani all’estero, ennesima prova di una conclusione anomala dell’ultima tornata elettorale.

E nemmeno lo scandalo di un’Associazione Nazionale magistrati che ricatta il Parlamento, unico depositario della sovranità popolare, minacciando scioperi subito rientrati ad incasso ricevuto.

E non bastava la crisi apertasi tra i diversi livelli istituzionali della nostra democrazia.

Avevamo sperato in un atto di ravvedimento dei nostri senatori a vita. Invece, ancora una volta, hanno dato l’ennesima dimostrazione di contribuire ad alterare quel confronto tra le forze reali del Paese che le anomale conclusioni elettorali di cui sopra hanno reso difficilissimo al Senato.

Prima Andreotti salva il governo e venerdì scorso i soliti esponenti di un partito mai votato hanno salvato, sempre per un voto, Prodi e i suoi compagni su una controriforma della Giustizia che anziché risolvere finisce con lo scontentare tutti: magistrati ed avvocati.

Il tutto in un Paese in cui la fiducia nelle istituzioni è giunta al limite morto inferiore.

Ha un bel dire il Presidente Napolitano che finché c’è un voto di più al Senato non si può fare nulla. Certo la situazione è al limite della sopportazione e della tenuta democratica del sistema. Basta poco per far trasformare l’onda crescente antipartitica e antiparlamentare in un vero e proprio strappo della stessa democrazia.

Non ci sono scorciatoie come quelle malcelate da Rutelli e da Casini di un nuovo centro-sinistra puntellato dall’UDC. Pensare di supplire ai 150 e passa voti delle diverse sinistre con le deboli truppe udicine resta un miraggio solo nei cervelli di qualche illuso.

Alla crisi politica, istituzionale che accompagna quelle ancor più gravi culturale, economica e sociale, c’è solo una via d’uscita così come previsto dalla nostra Costituzione. Si ridia la parola agli elettori e si determinino le condizioni per una vera svolta politica del nostro Paese.

Continuare a tenere in vita un ectoplasma di governo con la respirazione bocca a bocca di senatori senza più alcuna rappresentanza reale è far male a se stessi e, ancor di più, alla stessa democrazia repubblicana.

Intanto giunge notizia che Rosy Bindi ha deciso che si candiderà in alternativa a Veltroni. Coraggiosa la nostra stagionata pasionaria di Sinalunga. Ma chi rappresenterà i cattolicic nel nuovo Partito democratico a sicura egemonia diessina? I cattolici adulti di Prodi? Le mosche cocchiere dossettiane cattocomuniste? Certo non i teodem di Binetti, Bobba e Carra (a proposito ma che ci staranno mai a fare questi onesti difensori dei valori cattolici in questo nuovo raggruppamento senza più tradizioni e senza approdi?). Ad ogni modo in un pollaio pieno di capponi almeno la Bindi dimostra di possedere gli attributi. Ed, allora, tanti auguri alla Rosy e che i giochi aperti dai due galli cedroni, D’Alema e Marini, possano trovare qualche ostacolo alla loro riuscita.
 

Radio Formigoni, 16 Luglio 2007

 

Ettore Bonalberti

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria