Nelle recenti elezioni amministrative di Alessandria il candidato Piercarlo Fabbio ha realizzato un distacco elettorale clamoroso. La questione non può essere liquidata semplicemente attraverso il riferimento all'attuale calo di consenso politico della coalizione di maggioranza; il dato richiede qualche più approfondita elucubrazione. Le spiegazioni addotte dall'amministrazione precedente paiono goffi tentativi di eludere il messaggio plebiscitario forte, spedito a Palazzo Rosso.
I cittadini hanno mandato a casa senza remora alcuna il sindaco uscente, scontenti del lavoro dell'amministrazione precedente. Ho sentito lamentare mancanza di comunicazione del lavoro svolto; ebbene tale mendace pretesto potrebbe valere in campo politico, laddove riforme complesse appaiono al comune cittadino incomprensibili. Negli enti locali, la comunicazione gioca un ruolo assai meno fondamentale, il cittadino può quotidianamente valutare la corretta o scorretta amministrazione attraverso la propria vita, fatta di piccole cose. La vita in provincia può essere più routinaria e meno stimolante rispetto a quella delle grandi città, tuttavia, controbilanciata da alcuni vantaggi tipici di tali realtà. Gli esempi sono molteplici. La sicurezza, tema scarsamente tutelato dall'amministrazione precedente. La possibilità di vivere con maggiore calore ed armonia rispetto alle più asettiche metropoli deve essere un altro capo saldo di buona amministrazione; l'ondata di extra-comunitari senza un adeguato lavoro del Comune per l'integrazione completa di questi neo concittadini, ha colpito duramente anche questo aspetto; il traffico stradale, altro problema da non sottovalutare in una modernità indiscernibile dall'automobile, strumento oltre che di trasporto anche di lavoro. Come molti miei altri concittadini sono favorevole alla ZTL e ritengo utile recuperare talune aree urbane; tuttavia questo lavoro non può essere realizzato paralizzando completamente l'accesso al centro. Alessandria è precipitata da un punto di vista qualitativo della vita, e questo non può che ricondursi ad una cattiva amministrazione. Tale valutazione i cittadini hanno sicuramente l'intelligenza di poterla effettuare, e così è stato. Mi auguro per il futuro un cambio di rotta deciso, spero in una opposizione meno arrogante di quanto è parsa all' indomani delle elezioni. Saggia dell'esperienza passata alla guida della città, nella speranza che non faccia alcun ostruzionismo al nuovo sindaco Fabbio per realizzare il programma approvato da 2\3 degli elettori. Alessandria chiede rinnovamento, la maggioranza in giunta è di quelle salde, spero che la nuova amministrazione si "rimbocchi le maniche" e tenga bene a monito le richieste del cittadino.

Giorgio Remotti