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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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23/05/2006

Seguire il Vangelo vero, non quello taroccato!

Pierpaolo Battista prende spunto da un articolo di dwf su Voce ed esprime alcune valutazioni. Assurdi attacchi a Berlusconi e scontate simpatie per la sinistra pigliatutto.

   

Seguire il Vangelo vero, non quello taroccato!

Caro giornalista “dwf”,

le scrivo in merito al Suo editoriale sul settimanale “la VOCE” del 28/04/06.
Premetto che questo settimanale si pone come riferimento di opinione ed informazione per i Cattolici presenti nella nostra provincia: non riesco, pertanto, a comprendere come la Chiesa locale Le abbia permesso di chiudere con quella immagine che Lei ha preso dal Vangelo di Matteo per spiegare la situazione in Italia: non solo non è stato spiritoso, ma è offensivo al punto tale che un vero credente dovrebbe ritenerLa un bestemmiatore.
Ed è proprio da qui che voglio partire per cercare invece una spiegazione più reale e corrispondente alla situazione che stiamo vivendo: la Chiesa (in generale e quella locale in particolare) permettendo tutto ciò, prestando il fianco ad una “apertura” incomprensibile ai veri credenti, sta arrivando ad un degrado che, inevitabilmente, porterà ad una perdita di valori e di veri riferimenti. Al punto che abbiamo dei Dan Brown che vogliono riscrivere la vita di Gesù.
Voglio sottolinearLe che di lavoro faccio il Manager in giro per il mondo e posso testimoniare quanto si stia bene (fino ad ora) nel nostro Amato Paese. In Germania un brodoso caffè all’autogrill costa 1,8 €, in Francia ed in Spagna 1€ e tutto ciò dopo l’introduzione della moneta elisir voluta dal Suo cattolico Prodi: la vita è divenuta più cara in tutti i paesi europei, non solo da noi: lo sa Lei o no?
Lo sa Lei o no che l’Italia è stato il Paese che è cresciuto di più economicamente nei primi 4 mesi del 2006 (0,8% contro lo 0.6% della Germania dove attendevano un risultato eclatante e lo 0.4% della Francia). Tutto questo contrariamente a quanto Lei scrive. Peccato che venga pubblicato dopo le elezioni (nonostante il semiperonista Berlusconi, come Lei lo definisce, possieda tutti i media del pianeta).
Non so chi Lei sia, ma per avere il diritto di scrivere editoriali sul “la VOCE”, sicuramente avrà la competenze ed il giusto carisma per guidare al chiarimento un Cattolico praticante come me che in questo momento si sente molto confuso. A tale scopo, gradirei che Lei mi rispondesse alle seguenti domande:
- come risponde la Chiesa all’on. Grillini che sostiene che i Vangeli non sono 4 come diciamo noi ma ben 12 e che ci invita a leggerli tutti (trasmissione Matrix Can 5 del 19/05/06);

- come risponde la Chiesa alla figura dell’on. Luxuria;
- come risponde la Chiesa ala spinta sui Pacs chiesta come disegno di legge, nella prima riunione del Parlamento dall’on. Grillini;
- come risponde la Chiesa alle dichiarazioni del Presidente della Camera Bertinotti che ha criticato Papa Benedetto XVI dicendo che non deve permettersi di sottolineare lui quali sono i valori nella società di oggi;
- come risponde la Chiesa al manifesto elettorale dei 2 gay che si baciano a lingua fuori e che dicono “noi votiamo per Prodi”. Sì, il cattolicissimo Prodi (come Lei lo definisce). Se questo cartellone elettorale Le è sfuggito, venga da me che ho tenuto un paio di foto.

Concludo la mia lettera per darLe alcuni dati che, magari, potrebbero aiutarLa. La sinistra si sta già dividendo con un Ferrando che ha capito che oggi non ha più il suo oggetto sociale di difesa del lavoratore: il Suo amico Prodi fa l’occhiolino a Confindustria!
In secondo luogo, quando Lei parla di Regime Berlusconi, noti come la Sua sinistra ha pensato alle elezioni delle prime 3 cariche dello Stato e poi tiri delle conclusioni.
Da cristiano Le dico una cosa e che resti fra di noi: fortuna che abbiamo già nominato il Papa…se no….
Iniziamo, almeno noi, a seguire il Vangelo, a credere nei talenti, ad abbandonare l’invidia e ad accettare ricchezza e povertà senza pensare ad un necessario appiattimento.
Il ricco deve esistere nella società perché investe e crea lavoro per i meno fortunati; se è buono fa del bene per la società. Il povero avrà le sue soddisfazioni e i suoi meriti: ognuno nella sua dignità e in una crescita che li accomuni. Se così non sarà, entrambi, al momento del Giudizio, avranno da rendere conto al nostro Dio.

 

Pierpaolo Battista

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria