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Domenica 19 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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05/03/2005

Ieri gioielli, oggi in vendita!

Intervento di Nicola Abbinante sul Bilancio di previsione 2005 del Comune di Alessandria. Giudizio critico e voto contrario dall'esponente azzurro e dall'intero gruppo consiliare di FI.

   

Ieri gioielli, oggi in vendita!

Siamo a discutere il terzo bilancio dell’Amministrazione Scagni, un Bilancio, apparentemente migliore dei precedenti, nel senso che tende, soprattutto dal punto di vista dell’imposizione fiscale, a ridurre la pressione fiscale eccessivamente ed ingiustamente innalzata negli anni passati.

Un bilancio che denota uno sforzo maggiore teso al soddisfacimento dei bisogni collettivi.

Come detto, riscontriamo una ricerca di moderazione tariffaria, condivisa dalle organizzazioni sindacali, con un ulteriore, ancorché parziale, diminuzione dell’I.C.I., a riprova che l’aumento dal 5 al 6,3 per mille deciso nel 2003 era una misura eccessiva ed incomprensibile.

Contemporaneamente continuano gli interventi in favore dei nuclei famigliari numerosi, anche se tale misura – è opportuno ricordarlo – non deriva da una scelta originale della Giunta Scagni ma, al contrario, da una precisa disposizione, che limita alle amministrazioni comunali la mera istruzione amministrativa della singola richiesta di erogazione.

Evidenti ritardi si segnalano peraltro nell’applicazione della normativa dell’I.S.E.E. (indicatore delle prestazioni sociali agevolate).

Questa normativa, introdotta nel 1996 ed operativa dall’anno 2000, pone in capo a tutte le amministrazioni comunali l’obbligo della sua adozione ove i servizi vengano erogati con diversificazioni tariffarie.

A quanto consta, l’amministrazione Scagni si è limitata alla sua applicazione sperimentale con riferimento all’erogazione dell’esenzione del ticket per indigenti.

Tale sperimentazione, senza entrare troppo nel dettaglio, oltre ad essere tardiva è anche estremamente riduttiva dal punto di vista sperimentale, escludendo dal campo di analisi ogni tipologia di reddito superiore a quello, estremamente basso che configura, per definizione ,un nucleo familiare economicamente indigente.

Appare veramente singolare che una giunta a maggioranza riformista, e, quindi, in teoria oltremodo sensibile sul piano sociale, tergiversi, titubante e paurosa, in tale frangente!

Spreco poche, ulteriori, parole con riferimento ad una ulteriore operazione prevista e pubblicizzata recentemente sui giornali locali: la vendita della colonia di La Salle.

Non entro nel merito della questione, ovvero se sia giusto impegnare risorse pubbliche per la ristrutturazione della colonia montana oppure procedere alla sua definitiva alienazione, ma mi soffermo su un ulteriore ambiguità tra quanto questa maggioranza decide e quanto proclamava negli anni di opposizione.

Infatti, la notizia – poi smentita a parole e nei fatti – di una possibile alienazione del complesso era già circolata ai tempi della giunta di Francesca Calvo.

Ebbene, l’allora opposizione – attuale maggioranza – urlava allo scandalo e sbandierava la propria contrarietà alla svendita dei, uso le virgolette, “gioielli di famiglia”.

Evidentemente quello che era un gioiello è oggi stato considerato un semplice oggetto di bigiotteria da coloro che, con un contorto, capzioso, colpevole silenzio, offuscano, oggi, le proprie opinione alle ragioni di partito!

Accanto al Bilancio di Previsione 2005 caratterizzato da necessità contingenti vi è il Bilancio pluriennale, ossia il collegamento tra il Bilancio e la Programmazione di Sviluppo che si articola per il triennio 2005-2007

È altresì necessario mettere in relazione il bilancio e il piano degli investimenti per il triennio testé enunciato con la realtà economica che ci circonda.

Rispetto alle indicazioni emerse in sede di discussione del documento contabile 2004 ossia la previsione di:

- Significativi sviluppi dell’industria e del turismo, recuperando lo spirito di impresa, attirando l’insediamento di imprenditoria esterna atta a creare nuovi posti di lavoro;

- Sviluppo della rete di comunicazioni (ferroviarie e stradali) posto che Alessandria è imperniata su assi viari di primaria importanza;

- Potenziare le aree di sviluppo industriale e del terziario;

- Una politica di sviluppo delle infrastrutture;

- Una dinamica economico-sociale;

- La ristrutturazione del tessuto commerciale urbano;

L’analisi previsionale e programmatica per il triennio di riferimento e il piano degli investimenti evidenziano un ritardo sul versante della programmazione economica reso drammatico dagli intensi cambiamenti intervenuti negli ultimi anni nel villaggio globale.

Assistiamo ad un progressivo depauperamento di imprese, anche storiche (si pensi alla recente chiusura della ditta Goretta, specializzata nella produzione di argenterie), ad un rallentamento della crescita, all’assenza di un modello di riferimento con gravi rischi di involuzione di una economia cittadina sempre più in difficoltà, in quanto viene meno il rapporto tra piccola impresa e sviluppo economico e l’interazione tra le imprese e l’ambiente locale.

Riteniamo debba essere molto più incisivo il ruolo delle Istituzione locali e del Governo locale nella difesa di mutui interessi: la disciplina della concorrenza per favorire la produzione di qualità e l’introduzione dell’innovazione, l’ingresso di capitali esterni e di nuova imprenditoria, accordi tra Ente locale e consorzi di imprese in un’ottica che veda l’Amministrazione pubblica locale capace di aiuto nell’interpretazione di scenari possibili, di coordinamento e animazione delle iniziative di sostegno e comprendendo meglio le tendenze evolutive dei processi innovativi.

Ovvero creare più intensi rapporti tra il sistema delle imprese, le strutture intermedie e le Istituzioni locali per rappresentare occasioni continue di produzione di conoscenze organizzative imprenditoriali a livello delle singole imprese e al livello dell’intero sistema.

Il riferimento è al Social Capability che facilita l’ingresso di nuovi imprenditori ed aumenta la capacità di risposta del sistema locale ai problemi dell’impresa.

L’analisi degli intendimenti degli Assessori competenti in materie afferenti lo Sviluppo industriale, l’Agricoltura il Commercio e l’Artigianato, ci induce ad un giudizio alquanto critico.

Permanendo le preoccupazioni già espresse in passato e a fronte di quanto sopra esposto il personale parere al Bilancio non può che essere negativo.

 

 

Nicola Abbinante

Consigliere FI Circoscrizione Sud

 

 

 

 

 

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