Opinioni accoglie un intervento del segretario cittadino di Forza Italia Alessandria e del responsabile provinciale Formazione degli azzurri in risposta ad un articolo su Voce a firma dwf

In merito all’ampio e dovizioso articolo dal titolo Volontari a pagamento pubblicato su La Voce Alessandrina del l0 dicembre u.s. a firma dwf, ci pare opportuno replicare con alcune sintetiche considerazioni.

In primo luogo, siamo convinti che l’esternare la propria antipatia per un protagonista della politica italiana è indubitabilmente concesso, ma arrivare a manifestare il proprio astio per un modo di concepire una visione politica, sostenendo che tale pensiero è addirittura “antievangelico” e porti ad “una strumentalizzazione della religione” significa esacerbare i toni e cadere in un’arida partigianeria.

Non è possibile, inoltre, mettere insieme in un unico calderone i problemi legati alla globalizzazione, con questioni geopolitiche internazionali passando attraverso la riforma del sistema giudiziario addossando la colpa sempre ad uno soltanto: tutto ciò oltre a non essere plausibile ingenera confusione.

Non avremmo voluto intervenire, proseguendo su una linea operativa che preferisce evitare gli inutili ping-pong, anche un po’ leziosi, e che forse non interessano a molti, proprio perché anche l’invito del Vescovo, prospettato al Forum dei politici dello scorso 4 dicembre, va in questa direzione.

Il Nostro ha però tirato per i capelli i giovani, e alzare il tono dello scontro in questo campo è pericoloso in quanto l’impegno politico in età giovanile è per lo più fatto di passioni e sentimenti; la politica per i giovani di F.I - lo sappiano quanti parlano senza conoscerli - è intesa come partecipazione attiva nella quotidianità sociale.

Si può dire altrettanto di quei giovani a cui ammicca il prof. Prodi?

A loro ci permettiamo di ricordare che prima di uscire dai supermercati, carichi di roba, bisogna pagare il conto, che le vetrine dei negozi non vanno sfasciate e, tanto meno, i locali del demanio pubblico non possono essere occupati abusivamente.

Non riteniamo, infine, sia opportuno attardarsi su ricerche etimologiche circa il significato della parola “mercenario” o “volontario”, anche se la scelta delle parole non è mai casuale; Prodi ha rispolverato una parola “mercenari” che sembra essere molto cara ad una parte della Sinistra massimalista: la triste ironia del Manifesto fatta sulla pelle di Quattrocchi è ancora impressa nella nostra memoria.

Vogliamo chiudere rinnovando l’invito a mantenere il senso della misura (chissà se un titolo di un articolo dello stesso numero di Voce voleva proprio dire questo: “Abbassare i toni non solo di Voce”) per arrivare ad una dialettica serena, senza preconcetti, ricordando che in politica “non si hanno nemici, ma soltanto avversari” antipatici o meno.

Enrico Roncati

Mauro Remotti