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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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19/07/2010

I diccì finalmente insieme nel PDL

L'obiettivo è quello di fondare la sezione italiana del PPE, ma anche di cambiare il sistema elettorale. Ecco come...

   

I diccì finalmente insieme nel PDL

Mentre prosegue il progressivo logoramento dell’attività di governo da parte dei finiani e si tenta di utilizzare un ormai inutile disegno di legge sulle intercettazioni quale ordalia, estrema prova di appartenenza al pdl, da Roma vanno segnalati due fatti rilevanti:
il primo è la nascita della componente democristiana all’interno del Pdl. E’ nata, infatti, nella riunione del 15 luglio, presso il Palazzo della Cooperazione, la nuova componente del centro-destra denominata i “Democratici cristiani”.
Finalmente i rappresentanti nel Pdl degli antichi percorsi e dei valori della DC hanno deciso di fondersi e concorrere alla costruzione della sezione italiana del PPE.
Uniti, dunque, il vecchio gruppo dei “Popolari Liberali” di Carlo Giovanardi e Emerenzio Barbieri, con quello della “DC per le autonomie” di Gianfranco Rotondi, con “l’Alleanza di Centro” di Francesco Pionati e la “Democrazia Cristiana” di Giuseppe Pizza.
Gli amici dei circoli veneti di Insieme e di ALEF, l’associazione dei Liberi e Forti, non possono che plaudire a questo fatto nuovo che da Roma dovrà scendere per li rami in tutte le realtà regionali e provinciali.
Sarà nostra cura avviare con gli amici dei diversi gruppi esistenti nelle varie realtà regionali, in stretto collegamento con gli amici nazionali, incontri e riunioni per rendere concretamente operativa la scelta operata ieri a Roma.
Condividiamo quanto dichiarato da Carlo Giovanardi, ossia, che “nel momento in cui tutti disaggregano noi invece vogliamo aggregare e da cofondatori del Pdl diamo il nostro contributo a un partito che vogliamo democratico e partecipato”.
Il secondo fatto significativo: la presentazione da parte dell’”Alleanza per l’Italia“ di Rutelli, con gli amici Pino Pisicchio e Bruno Tabacci, della “madre di tutte le battaglie”, ossia la presentazione di una proposta di legge elettorale sul modello tedesco.
Con metà dei deputati scelti nei collegi uninominali e metà con il metodo proporzionale, con due voti di preferenza (uomo/donna) e con un consistente sbarramento del 5%, si potrebbero creare le condizioni per superare l’attuale situazione oggettivamente bloccata causata dalla folle strategia dei finiani. Ora si tratterà di vedere se regge la maggioranza in difesa dell’attuale “porcellum” o si delinea un diverso assetto parlamentare a favore del sistema elettorale sul modello tedesco. Salvo che la situazione non precipiti verso elezioni anticipate.
 

Ettore Bonalberti

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria