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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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09/05/2010

60 anni d'Europa: dalla DC al PPE

Il percorso dei cristiano democratici in Europa dalla dichiarazione di Schuman alle attuali posizioni. Anche in Italia, tra venti di crisi e di contagio, occorre dare continuità al disegno politico continentale

   

60 anni d'Europa: dalla DC al PPE

Oggi, domenica 9 Maggio, si festeggia la nascita della Comunità Europea.
Sono passati, infatti, 60 anni dal giorno in cui Robert Schuman, ministro degli Affari esteri della Francia, pronunciò, quella che è passata alla storia come “ la Dichiarazione di Schuman”.
Il leader del MRP francese ( il partito della Democrazia Cristiana di Francia) presentò la proposta di creare un’Europa coalizzata e organizzata, fondata sui valori di pace e solidarietà, proprio quando lo spettro di un terza guerra mondiale angosciava tutta l’Europa. Nasceva così l’Unione Europea che, in origine, fu la Comunità del carbone e dell’acciaio.
Queste le tappe decisive di quel fatidico 1950:
Il 9 Maggio, con un discorso ispirato da Jean Monnet, Robert Schuman, propone che la Francia e la Germania, e ogni altro Stato europeo che lo desideri, mettano in comune le loro risorse di produzione di carbone e di acciaio ("Dichiarazione Schuman").
Il 3 Giugno Belgio, Francia, Lussemburgo, Italia, Paesi Bassi e Germania sottoscrivono la dichiarazione Schuman.
Il 26-28 Agosto l'Assemblea del Consiglio d'Europa approva il piano Schuman e il 19 Settembre viene istituita l'Unione europea dei pagamenti.
Infine, il 4 Novembre la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali viene firmata a Roma.
Sono i primi passi fondamentali dell’Europa dei sei stati fondatori che nacque per la determinata volontà di tre illustri esponenti dei partiti democratico cristiani dell’Europa: Konrad Adenauer, Alcide De Gasperi e Robert Schuman.
Con la creazione della CECA nel 1951, al suo interno si forma anche un organo assembleare composto da delegati eletti dai parlamenti nazionali, i quali delegati dal 1953 si organizzano in gruppi parlamentari.
Il 23 giugno del 1953 si forma ufficialmente il Gruppo Democratico Cristiano, composto dai partiti democristiani di Germania Ovest, Francia, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo.
Le Nouvelles Equipes Internationales nel 1965 diventano l'organizzazione Unione Europa dei Democratici Cristiani (EUCD). Suo primo presidente è l'italiano Mariano Rumor e suo primo segretario generale è il belga Leo Tindemans

Nel 1976 gli italiani della DC, i tedeschi dell'UCD Unione Cristiano Dempocratica) e dell'UCS ( Unione Cristiano Sociale della Baviera) , i francesi del CDS, i belgi del Partito Cristiano Sociale, gli olandesi dei ARP, CHU,KVP, i lussemburghesi del Partito Cristiano Sociale e gli irlandesi del Fine Gael, fondano il primo partito transnazionale europeo, il Partito Popolare Europeo; il gruppo al parlamento europeo cambia nome in Gruppo Democratico Cristiano (Gruppo del Partito Popolare Europeo) nel marzo del 1978.

Il Partito Popolare Europeo (PPE) è un partito politico transnazionale e paneuropeo fondato, dunque, nel 1976.
A partire dagli anni ’90 il PPE, da raggruppamento dei democratici cristiani diviene il raggruppamento del centro-destra europeo, allargandosi a partiti conservatori e liberali e ai principali partiti europei di centro-destra.
Suo presidente è il belga Wilfried Martens, riconfermato al Congresso PPE del 2009 a Bonn.

In concomitanza con il 60° anniversario della “dichiarazione di Schuman” a nome della rete di Associazioni ALEF ( Associazione dei Liberi e Forti) ho inviato al Presidente del consiglio, On Silvio Berlusconi, e al Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, l’invito a cogliere l’occasione per riaffermare che il Partito del Popolo della Libertà è impegnato concretamente nella costruzione della sezione italiana del PPE con quanti si riconoscono nei valori sturziani e degasperiani e si ritrovano nei programmi del Partito Popolare Europeo.

E’ il momento, infatti, di dare un segnale forte ai giovani e al Paese di un futuro di garanzia della libertà e di una forte presenza del PPE, per concorrere al superamento della pericolosa deriva relativistica della società europea.

Non è casuale l’invito rivolto al Cavaliere e a Formigoni: essi rappresentano gli esponenti di governo più autorevoli del nostro Paese. Il primo quale presidente del Consiglio italiano e il secondo responsabile della più importante realtà di governo regionale su cui fanno sicuro affidamento quanti come noi, cattolici, popolari liberali, ex militanti e simpatizzanti della Democrazia Cristiana, intendono costruire con loro la grande casa del PPE in Italia.

 

 

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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria