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Domenica 19 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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20/05/2004

Un metodo di governo condiviso

Il Programma di Ugo Cavallera: la prima parte. Il testo precedente nella sezione OPINIONI. La governance e lo sviluppo. Occorre riformulare il Piano Provinciale di Coordinamento Territoriale…

   

Aspetto qualificante del programma di governo è quello della condivisione degli obiettivi tra la Provincia e i diversi attori della sua vita istituzionale, sociale, economica. I vari livelli di governo della vita collettiva sono tra loro sovrapposti e rivolti ad indirizzare e gestire processi affollati da molti soggetti, pulsazioni vitali del privato-sociale e del privato-economico. La ricchezza e la vitalità espressi sul nostro territorio dal volontariato organizzato, dall'associazionismo, dalla cooperazione strutturata sono utilissimi per garantire livelli elevati di solidarietà sociale e, di conseguenza, di innalzamento della qualità della vita individuale e collettiva. Allo stesso modo, il protagonismo ed il dinamismo dell'artigianato e della piccola e media impresa (agricola, industriale, commerciale) alessandrini sono strategici per salvaguardare i processi di creazione della ricchezza economica e per alimentare quel sistematico storico saldo positivo tra esportazioni ed importazioni che contraddistingue il nostro tessuto produttivo, dimostrando l'attitudine a produrre più di quanto consuma e quindi evidenziando il suo apporto positivo alla comunità nazionale. La Provincia deve valorizzare le forze creative e generative che operano nel suo territorio, avendo cura di tutelare lo spazio nelle tre dimensioni. Quella dei confini geografici, imprimendo visibilità al territorio ricco e diversificato che ne rappresenta la peculiarità; quella delle relazioni che si snodano in esso, con tutte le potenzialità che le contraddistinguono; quella dell'identità e del senso di appartenenza che lo spazio produce (le tradizioni, la storia, i modelli di vita). L'imponente trasferimento di funzioni e di competenze amministrative che hanno coinvolto l'ente Provincia in questi ultimi cinque anni ha affiancato le tradizionali funzioni di programmazione e coordinamento a quelle più direttamente di governo. Non si deve commettere l'errore di governare i processi utilizzando i nuovi poteri affidati prescindendo dalla individuazione e dalla redazione di un progetto complessivo che concepisca il territorio come sistema integrato e si sforzi, dunque, di indirizzare la sua evoluzione a medio-termine in modo organico ed equilibrato. Il punto di partenza di un progetto di governo condiviso è rappresentato dalla riformulazione del piano provinciale di coordinamento territoriale. La fragilità e la genericità di quello approvato negli scorsi anni dall'Amministrazione uscente non ha prodotto gli effetti attesi. La centralità geografica della provincia di Alessandria, in particolare, ha determinato la concentrazione di insediamenti di multinazionali della grande distribuzione organizzata. E tale processo è ben lungi dall'essersi interrotto. Le localizzazioni degli insediamenti di nuove attività economiche sono benvenute, ma devono rientrare dentro le indicazioni di un disegno ordinato che assegna alle diverse aree della provincia ruoli precisi e di reciproca compatibilità. Decisivo è il coordinamento con il progetto di riordino, di ammodernamento e di implementazione del sistema delle reti di comunicazione che scandiscono le dinamiche di sviluppo di tutte le relazioni umane, sociali ed economiche del territorio provinciale. Per l'impatto strategico che un vero e proprio nuovo evento di profonda modifica degli equilibri preesistenti, come il terzo valico dell'alta capacità avrà sulla nostra provincia, il Piano di coordinamento territoriale è addirittura pregiudiziale per una efficiente attività di governo che non si rassegna a subire passivamente gli shock esterni o i processi evolutivi spontanei, ma non coordinati, promossi dai protagonisti della vita sociale ed economica. Con l'obiettivo dichiarato di mobilitare ogni comparto produttivo che dia segni evidenti di vitalità, il Piano infine interpreta e indirizza le politiche economiche di settore che sono progettate dal programma di governo, per tutte le implicazioni territoriali che le contraddistinguono e le caratterizzano. Per dare concretezza alle previsioni e alle indicazioni del progetto di governo si richiama la necessità di rivitalizzare e rilanciare alcuni degli strumenti operativi - Consorzi, Società, soggetti finanziari - di cui la nostra amministrazione provinciale è dotata. All'interno di un processo di razionalizzazione della gamma vasta che tali strumenti rappresentano, due in particolare devono essere riprogettati per assecondare i fabbisogni degli enti territoriali della Provincia (Comuni, Consorzi, Comunità collinari, Comunità Montane) di sviluppare investimenti pluriennali. Con le società di trasformazione urbana, con i progetti di soddisfazione dei servizi collettivi di ambito, con gli interventi di valorizzazione del patrimonio culturale e turistico, gli enti territoriali sono in grado di dare risposte importanti a problemi reali non risolti. C.O.F.I.S.A.L. ed E.T. sono gli strumenti operativi che - opportunamente rifinanziati e ridisegnati statutariamente - la Provincia mette a disposizione della comunità amministrata per dare incisività e concretezza all'enunciazione, che la governance di secondo livello è condivisa e partecipata con tutti i soggetti istituzionali protagonisti di questa nuova fase evolutiva.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria