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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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30/04/2008

Roma-Caporetto per il PD, ora occorre che ci si occupi del PDL

Don Chisciotte tra valutazione di risultati elettorali e prospettive. Il ruolo di Roberto Formigoni

   

Roma-Caporetto per il PD, ora occorre che ci si occupi del PDL

Risultato storico nelle elezioni al comune di Roma. Vince Alemanno e viene superata con la sconfitta di Rutelli una lunga stagione di egemonia-dominio della sinistra nella capitale.

È un duro colpo alla linea Veltroni dopo quello subito alle politiche di quindici giorni fa. Roma come la linea del Piave che si trasforma in un’autentica Caporetto tanto più emblematica nel momento stesso in cui, per la provincia, il centro-sinistra riesce a prevalere con Zingaretti.

La staffetta prevista tra Veltroni e Rutelli che aveva funzionato nel 2001 stavolta ha perduto il testimone. Non sono bastati gli anatemi e l’ukase contro il rischio della “marea nera” al potere a coprire il vuoto di una amministrazione che aveva fatto dell’effimero sovrastrutturale la cifra della sua azione, senza risolvere i gravi problemi con cui i romani quotidianamente debbono fare i conti.

Ora si aprirà un’inevitabile fase nuova di riflessione e di sicura autocritica all’interno del Partito Democratico. La linea della sufficienza maggioritaria non ha funzionato né a livello politico generale né su quello della tenuta nella città capitale, dove crolla un intero sistema di potere costruito con sagacia dall’astuto Goffredo Bettini, gran visir della strategia veltroniana.

Perdere voti a destra e non recuperare quelli sulla sinistra di cui, peraltro, si determina la scomparsa parlamentare, non è il miglior viatico per continuare sulla linea sin qui intrapresa.

È un motivo di grande soddisfazione per il partito del Popolo della libertà che conquista anche altre significative realtà amministrative, tra cui la provincia di Foggia, anche se non mancano situazioni nelle quali, come a Vicenza, anche nel Pdl si imporranno severe riflessioni.

Quanto al resto, avevamo creduto e crediamo che sarebbe stato quanto mai utile ed opportuno utilizzare l’esperienza positiva del governatore lombardo ai massimi livelli istituzionali e/o governativi nazionali.

Sono prevalse ragioni politiche non trascurabili e comprensibili nella volontà del Cavaliere di proseguire nella continuità di un governo regionale che si intende far giungere al suo naturale compimento.

Da un punto di vista egoistico non saremo noi a rammaricarci per tale continuità. Guai se, però, qualcuno pensasse che tutto ciò avesse il significato di una messa da parte del nostro Formigoni. Abbiamo sempre sostenuto e sosteniamo che dopo il presidente del consiglio la più alta autorità di governo in Italia non può che essere il capo del governo della più importante Regione-Stato quale è la Lombardia. E ciò non solo per mere questioni geoterritoriali, quanto per i risultati tangibili e unici di un sistema di governo che costituisce oggetto di analisi e di valutazioni positive a livello europeo.

Berlusconi ha deciso di affidare la Vice Presidenza del Pdl al Nostro. Di sicuro non sarà un incarico simbolico e, certo , adesso non sarà più tutto come prima. L’impegno nella costruzione del Partito del popolo della libertà, sezione italiana del Partito Popolare Europeo, dovrà essere, insieme al completamento del programma di governo regionale, l’obiettivo fondamentale su cui ci auguriamo Roberto Formigoni vorrà orientare la propria azione. In ballo non c’è più un ministero, ma, in prospettiva, la leadership stessa del partito dei moderati.

Noi saremo tutti con lui convinti che, dopo il Cavaliere che ha davanti a sé la possibilità di passare definitivamente alla storia politica del nostro Paese, un ruolo non secondario spetterà a Formigoni.

L’augurio è quello di costruire insieme quel grande partito dei moderati che resta l’ultimo grande sogno che condividiamo con Berlusconi, nella realizzazione del quale il ruolo dei cristiano sociali non potrà che essere essenziale e paritetico con quello di coloro che sono portatori dei valori democratici, liberali e riformisti i quali, insieme, hanno ricevuto un così vasto consenso politico tanto a livello politico generale che in quello locale.

 

 

Don Chisciotte
Radio Formigoni-Martedì 29 aprile 2008

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria